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lunedì 28 febbraio 2011

Girogustando 2011,
benvenuta Pineta a Montalcino

Mercoledì 2 marzo, A Montalcino, Girogustando 2011 saluta il ritorno di Luciano Zazzeri, anima del ristorante “La Pineta” di Marina di Bibbona (LI). Zazzeri infatti, già protagonista in passato della manifestazione, è chef stellato (Michelin) e conosciuto come uno dei punti di riferimento più importanti dell'alta ristorazione Italiana.
Tutta la sua vita è stata cadenzata dal mare, intraprendendo da giovane il mestiere del pescatore per poi tramandare tutto quello che ha imparato ai fornelli della sua cucina. Alcuni piatti apparentemente semplici riesce ad esaltarli grazie alla qualità del prodotto. E dal suo rinomato ‘covo’, a metà strada tra la pineta ed il mare, Zazzeri raggiungerà Gianluca Di Pirro nel suo “Al Giardino” di Montalcino, locale che ispira la propria cucina alla tradizione ed alla ricerca dei prodotti stagionali del territorio, proponendo agli ospiti piatti semplici, autentici e ‘solari’.
Insieme in cucina, i due chef elaboreranno un menù a quattro mani che alternerà piatti di mare a quelli di terra. Dalla carta spiccano tra gli altri: l’uovo croccante, spuma di pecorino e tartufo marzuolo a firma Di Pirro, straccetti di pasta fresca con triglie a cura di Zazzeri e delizie degli chef a concludere. Il tutto accompagnato da vini toscani serviti con competenza dai Sommelier dell’AIS. E illustrati in serata al pubblico dagli enologi presenti in sala. In programma come di consueto anche i  “Giroquiz”, utili ai commensali per aggiudicarsi l’originale composizione “senese” di Caffè Batani. Secondo il copione di Girogustando 2011, la sala del Giardino si tramuterà inoltre in temporanea galleria d’arte, con le opere dell’artista senese Carlo Pizzichini, ‘selezionato’ per l’occasione dall’Associazione Didee: sarà lui a completare sul posto anche le tavolette-opere uniche che andranno in omaggio ai due chef.
Girogustando 2011 a Siena: il Ristorante Al Giardino di Montalcino (SI)  ospita  il Ristorante La Pineta di Marina di Bibbona (LI) Mercoledì 2, giovedì 3 marzo - Prenotazioni tel. 0577 849076. Menu e programma completo su www.girogustando.tv. (tratto da: www.sienafree.it)

domenica 27 febbraio 2011

Scomparso Sandro Morriconi,
protagonista-principe del giornalismo
e della fotografia d’alta moda

Dagli inizii nella Roma dei mitici tempi della “Dolce vita”, si era a suo modo conservato personaggio felliniano di raffinato talento e personalità complessa dai molteplici interessi. Giornalista, fotografo di alta moda, manager dalle idee brillanti e di sicuro successo.
Un protagonista difficile da contenere e raccontare in un articolo. Tanto la sua intensa e straordinaria vicenda umana e professionale si presenta costellata e intrecciata di interessi, eventi e rapporti con alcuni dei più importanti protagonisti del nostro tempo.
La notizia della sua scomparsa riconduce ai magnifici anni ’60 e alla stagione esaltante dei sogni giovanili. Tempi di passione per il giornalismo, che a Teramo, piccola città lontana dal mondo, alimentava speranze e progetti di un ristretto gruppo di amici. Tutti legati a Sandro Morriconi e Giammario Sgattoni, “leader” del circoletto anche per motivi anagrafici. Sandro aveva cominciato nei giornali studenteschi, pubblicando con altri il periodico “Il cavolo a merenda”.
Il ragazzo che sapeva apprendere in fretta, appena 16nne era diventato corrispondente provinciale de “Il Tempo”. “Fu una splendida esperienza- Sandro così ricordava quel periodo- La redazione province del giornale di Angiolillo era diventata un vivaio di giornalisti di classe, sotto la guida di Egidio Sterpa, eletto in seguito senatore liberale”.
Ebbi la fortuna di entrare in quel gruppetto di privilegiati, che a Roma frequentava la scuola di Palazzo Wedekind, sede de “Il Tempo”, con Gianni Letta, Bruno Vespa, Mino D’Amato e altri.
Era toccato proprio a me, nell’ufficio corrispondenza locale del grande quotidiano romano, sostituire Sandro Morriconi. Che, da giornalista di razza “in pectore” e, prima di tutto, “battitore libero”, aveva deciso di fare il grande salto verso la metropoli. Allora miraggio difficile di tutti noi. Ricordo le serate trascorse insieme, parlando di rischi e prospettive del “salto al buio” verso la Capitale. Da una provincia, quella di allora, blindata dentro confini rigidi e invalicabili. Lontanissima dagli ambienti dove si faceva cultura e grande giornalismo. Sandro, alla fine, trovò la forza necessaria e partì con la sua valigia piena di speranze.
E al resto del nostro gruppo impartì una formidabile lezione di coraggio. L’ex corrispondente di provincia si trovò così immerso nella Roma di Fellini e Flaiano, negli anni memorabili della “Dolce vita”. A Sandro capitò di vivere nella vita reale, l’identica esperienza che il giornalista Marcello Mastroianni della finzione cinematografica interpretava da protagonista nel celebre film felliniano.
Furono subito in tanti a credere nelle qualità del ragazzo arrivato da Teramo, intraprendente e professionalmente attrezzato. Gaetano Baldacci, direttore de Il Giorno, gli affidò alcuni importanti servizi da inviato speciale. Arrigo Benedetti, fondatore dell’Espresso formato lenzuolo e mostro sacro del giornalismo del dopoguerra, gli pubblicò alcune inchieste e servizi che lo proiettarono sulla ribalta nazionale. Specie quando si trovò a Belgrado e Tito si staccò dal blocco orientale e, poco dopo, in Algeria durante la rivolta per l’indipendenza. Da quelle esperienze, vennero fuori reportages e articoli eccezionali, che lo collocarono in primo piano.
Giornalista, ma prima di tutto “battitore libero” e di questo occorre sempre tener conto, raccontando di Morriconi. Dopo il giornalismo d’assalto, Sandro cominciò ad occuparsi di cinema. Durante la lavorazione dei film di Sergio Leone, ebbe la sorpresa di incontrare l’assistente del regista, Tonino Valerii, altro teramano inurbato nella Capitale, spinto dalla passione per il cinema. Ma fu solo un passaggio, per approdare alla fotografia. Quando Morriconi scoprì che “fotografare era più divertente, ma soprattutto molto più redditizio”.
Quella della foto di moda era allora un campo ricco di possibilità, negli anni ’60, che segnarono la nascita del made in Italy. Bravo in tutto ciò che faceva, Sandro non si accontentava, senza primeggiare, nel giornalismo come nella fotografia. Fino ad essere conteso dagli editori delle più importanti riviste internazionali di alta moda. Molto lo aveva aiutato l’incontro con Tilly Tizzani, cara e raffinata compagna di scuola, che ritrovò a Roma apprezzata ed affascinante top-model di Schuberth. Un sodalizio sentimentale e professionale che fece da base al successo della giovane indossatrice, divenuta celebre in tutto il mondo, e del suo fotografo-fidanzato. Ma il “battitore libero” non sapeva fermarsi, e determinò il successo e il lanciò di altri volti femminili, divenuti famosi nel mondo rutilante dell’alta moda.
Dieci anni dedicati alla fotografia di moda e un bilancio davvero sorprendente: migliaia di foto pubblicate, più di mille copertine sulle riviste più importanti. Il primo servizio sulla minigonna pubblicato dal settimanale “Gioia” di Rusconi portava la sua firma. Del maestro dell’biettivo che in Italia aveva fotografato modelli di Valentino, Irene Galitzine, Schuberth, Balestra,Sorelle Fontana.
Fotografo e amico personale di Emilio Pucci, il celebre personaggio gli svelò la vicenda clamorosa dei suoi rapporti con Edda Ciano. Nella fotografia di moda, in quegli anni, c’era tutto da inventare, e Sandro Morriconi nel campo si rivelò innovativo e rivoluzionario. Quanto bastava per chiudere ancora una volta capitolo e girare pagina, passando a nuovi interessi. All’amore per la campagna e alla passione per i prodotti naturali. Ciò che rivelano in Sandro Morriconi grandi capacità manageriali, con la creazione del “Club delle Fattorie” prima e poi di “Bottega verde”. Aziende d’avanguardia, con almeno 30 anni di anticipo, nella ricerca di prodotti alimentari e cosmetici naturali selezionati. Idee e iniziative nate e lanciate dall’esilio verde fra Pienza e Montepulciano.
Dove Sandro ha vissuto per il resto della vita, sempre più isolato e lontano dagli amici di un tempo. Scovato anni fa dalla rivista "Capital", che pubblicò un articolo su personaggi che avevano cambiato vita. Gli era rimasta tuttavia un po’ di nostalgia del suo Abruzzo e della città natale. Ma c’era qualcosa che Sandro non sapeva fare: tornare indietro, innovativo e creativo come sapeva essere. Più che il passato, amava conoscere e anticipare il futuro. Una ricerca che forse lo ha tormentato fino all’ultimo, andandosene in silenzio. Come non si addice ad un protagonista del suo calibro, che ha saputo confermarsi unico e straordinario fino all’ultimo.
(di Marcello Martelli, tratto da: www.piazzagrande.info)

Premio internazionale Brunello di Montalcino Case Basse Soldera 2010 per giovani ricercatori

Si è svolta ieri a Roma, presso la Sala del Mappamondo di Palazzo Montecitorio, con il patrocinio della Camera dei Deputati e il riconoscimento della Presidenza della Repubblica, la cerimonia di consegna del “Premio internazionale Brunello di Montalcino Case Basse Soldera 2010 per giovani ricercatori".
L’On. Maurizio Lupi, Vicepresidente della Camera dei Deputati, ha dato il benvenuto e presentato il Presidente della giuria, professor Mario Fregoni, che ha illustrato i grandi movimenti evolutivi della viticoltura mondiale, ed il professor Massimo Vincenzini (Università di Firenze) che ha presentato una ricerca sul profilo antocianico dei vini di Sangiovese in funzione dell’ecologia microbica dei processi fermentativi.
Dopo la lettura del messaggio del Segretario Generale della Presidenza della Repubblica a nome del Capo dello stato Giorgio Napolitano, che ha molto apprezzato l’iniziativa del premio riservato a giovani ricercatori, il presidente della giuria Fregoni ha letto le motivazioni dei due premi ex aequo, andati al dott. Luca Collina dell’Università di Firenze e al dott. Matteo Gatti, dell’Istituto di Frutti-viticoltura della facoltà di Agraria della Cattolica di Piacenza, che ha sviluppato la ricerca “Caratterizzazione bioclimatica dell’area del Brunello di Montalcino e di alcuni terroir aventi vitigni affini al Sangiovese”.
Il dott. Gatti, dopo aver terminato la Facoltà di Agraria della Cattolica ha avuto la possibilità di operare presso l’Istituto di Frutti-Viticoltura, collaborando alle ricerche prima dirette dal Prof. Mario Fregoni e oggi dal Prof. Stefano Poni, attuale direttore dell’Istituto. “Negli anni ho potuto approfondire le conoscenze di eco-fisiologia della vite con esperienze condotte sia direttamente in campo sia in serra, esperienze spesso finalizzate allo studio e alla valorizzazione del “terroir” viticolo – spiega Gatti – Il termine “terroir” identifica uno spazio geografico ben delimitato, caratterizzato dal punto di vista geo-pedologico e climatico, che imprime una marcata impronta di originalità e tipicità al vino.”
 “La mia ricerca ha voluto evidenziare le peculiarità climatiche che a Montalcino permettono al Sangiovese di raggiungere eccellenti livelli qualitativi. – afferma il giovane scienziato che, soddisfatto, esprime – viva gratitudine alla Giuria che ha ritenuto il mio lavoro meritevole di premiazione ed in particolar modo a Gianfranco Soldera, icona del Brunello di Montacino e custode della sua tipicità, per aver istituito questo prestigioso premio.”
I diplomi e le medaglie del Presidente della Repubblica sono stati consegnati dall’On. Maurizio Lupi e da Gianfranco Soldera. (tratto da: www.piacenzasera.it)

Auser, trasporto e un telefono amico
per gli anziani di Radicofani

L’Auser di Radicofani, 180 soci, pensa a un servizio di trasporto per gli anziani e a un telefono amico, cui rivolgersi per ricevere assistenza. Sono gli ultimi progetti di una realtà vitale, che opera in completa sinergia con il Comune.
“Facciamo tutto il possibile – osserva il sindaco Massimo Magrini – per sostenere l’Auser. Grazie ai volontari di questa associazione possiamo fornire servizi fondamentali ai cittadini, supplendo alle nostre piccole dimensioni e ai continui tagli di risorse”.
Così, il Comune di Radicofani quasi un anno fa ha affidato all’Auser una belle sede in piazza Anita Garibaldi, ristrutturata con criteri antisismici e messa a norma. E l’Auser, oltre a contribuire all’allestimento, ha ripagato l’investimento diventando un punto di ritrovo per tante generazioni, capace anche di organizzare cene e pizza su richiesta. Commovente è stato, per una ventina di persone sole del paese, vedere arrivare i volontari dell’Auser per l’ultimo dell’anno, portando con sé cene complete, dall’antipasto allo spumante. “Un modo per non lasciare nella solitudine certe persone, in una serata particolare - commenta la presidente Giovanna Megna - molto apprezzato. Qualcuno ci ha accolto con lacrime di felicità”.
L’Auser ha anche sostenuto, insieme al Comune, l’acquisto di una fotocopiatrice per la scuola, e ha raccolto una somma generosa per far costruire una sede all’associazione consorella dell’Aquila, la città devastata dal terremoto. Il centro di Radicofani è inserito in una rete di 32 strutture analoghe, a livello provinciale, con 7500 soci e 70 volontari, ed è tra i più attivi, a dispetto del contesto: in tutto il comune, non si arriva a 1200 abitanti.
Lo conferma il presidente provinciale, Artimino Cappelli: “Tante azioni positive hanno fatto sì che si consolidasse il rapporto tra Auser e istituzioni per altre esperienze e attività vicine alla gente di Radicofani. Siamo estremamente soddisfatti di questa realtà, che potrei definire uno dei nostri fiori all’occhiello. Si dimostra sempre attiva, porta avanti sempre nuove iniziative”.
Il segreto sta nel gruppo dirigente, coeso e competente. Da citare, tra gli altri, il vicepresidente Alfredo Rossi e il segretario Alessandro Maccari. Il loro prossimo obiettivo è mettere a disposizione un’auto per trasportare gli anziani. “Vogliamo rassicurare tanti nostri concittadini – aggiunge la presidente Megna – dando loro l’impressione che non sono soli, quando hanno necessità di andare al centro commerciale o in farmacia”.
In quest’ottica va visto anche il numero di telefono a cui rivolgersi per chiedere, magari, la spesa a domicilio o un consiglio. “Siamo una comunità che resiste – conclude il sindaco Magrini – di fronte a tante difficoltà. Per fortuna, possiamo contare su una comunità ricca di altruismo e solidarietà. La nostra Auser è un po’ l’emblema della parte migliore d’Italia, che ancora resiste dalle nostre parti”. (tratto da: www.sienafree.it)

lunedì 21 febbraio 2011

Cinque stelle al Brunello di Montalcino

Due annate a cinque stelle che ribadiscono la leadership internazionale del Brunello di Montalcino nei grandi rossi. E' cio' che emerge da Benvenuto Brunello in corso in questi giorni a Montalcino, dove i maggiori esperti mondiali del settore si sono dati appuntamento per degustare il 2006 e la doc Rosso di Montalcino 2009. Confermate le prime impressioni dei critici internazionali che anticipavano per il 2006 un giudizio da annata eccezionale, "una delle migliori di sempre", notizie straordinarie arrivano anche dalla vendemmia 2010: la commissione di esperti che in queste settimana ha valutato i campioni ha assegnato le 5 stelle al Brunello 2010. Per Vittorio Fiore, Enologo e consulente che opera a Montalcino dagli anni settanta, "i vini ottenuti in questa vendemmia manifestano caratteristiche straordinarie per il Sangiovese, confermando le previsioni dello scorso ottobre del Presidente del Consorzio Ezio Rivella" che prevedeva "una delle piu' grandi vendemmie di sempre", parere condiviso da Franco Biondi Santi, storico produttore del Brunello con la tenuta il Greppo "la vendemmia 2010 e' stata straordinaria". Cio' grazie a quello che gli esperti Giampiero Maracchi, Attilio Scienza e Ticcardo Cotarella* definiscono il "fattore Montalcino": un'area enologica d'eccellenza, uno dei pochi posti nel mondo in cui e' possibile produrre con regolarita' vini di altissimo livello usando un solo vitigno. Negli ultimi 10 anni il Brunello ha avuto quattro annate eccellenti e quattro a 4 stelle e solo due vendemmie deludenti. Il Presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino Ezio Rivella sottolinea che "la crescita qualitativa dei produttori e' evidente sia per quanto riguarda la parte in vigna sia per quella in cantina. I giudizio sul 2006 e soprattutto sul 2010 sono un riconoscimento a tutto il movimento dei produttori che stanno tutti lavorando per rafforzare e migliorare la qualita' del vino a livello internazionale. Un segnale molto forte per il mercato che secondo le nostre previsioni nel 2011 dovrebbe confermare una ulteriore crescita". (AGI)

Brunello: bene vendite e fatturato

Una crescita del 15% delle vendite di Brunello che hanno portato a un aumento del 5% di fatturato passato dai 135 mln di euro del 2009 ai 142 del 2010. Questi i numeri del Brunello di Montalcino resi noti in occasione di 'Benvenuto Brunello', presentazione delle nuove annate vinicole che quest'anno vedrà entrare in commercio il 2006 per il quale ci sono ottime attese. Nel 2010, spiega una nota, sono state rilasciate 8,3 milioni di fascette di Brunello contro i 7,2 milioni del 2009. (ANSA)

sabato 19 febbraio 2011

150 anni di unità d'Italia

Una serie di conferenze per riflettere insieme
Il Teatro Povero ospita nella Taverna di Bronzone studiosi e pubblico
Monticchiello (Pienza) – Nell'atmosfera bella e informale della Taverna di Bronzone, cripta duecentesca di rara suggestione, il Teatro Povero di Monticchiello apre al pubblico quattro conferenze di altrettanti relatori, scelti tra i principali studiosi italiani, per seminare sul nostro territorio spunti e riflessioni in occasione dei 150 anni dall’unità d’Italia. Sarà Alberto Mario Banti, ordinario di Storia Contemporanea all'Università di Pisa, che darà il via al ciclo, sabato 19 febbraio: il suo intervento, premessa ideale a quelli che seguiranno, traccerà un quadro del Risorgimento illuminandone le grandi spinte di fondo, le forze che lo animarono e si confrontarono nella difficile costruzione dello stato unitario. Il 26 marzo toccherà poi a un linguista tra i piú conosciuti e apprezzati, Luca Serianni: ecco dunque il problema della lingua, cui si trovò davanti il giovane Stato italiano; come dovevano parlare gli italiani, fino ad allora divisi in Stati e dialetti tanto vicini geograficamente quanto lontani nelle parole di tutti i giorni? Alberto Asor Rosa, intellettuale “organico” per eccellenza del borgo valdorciano, interverrà poi su un tema vasto e affascinante: identità nazionale e letteratura italiana. Chi non vorrà perdere quest’occasione potrà dunque sentirlo sabato 16 aprile. A chiudere il ciclo, il 16 maggio, sarà Piero Bevilacqua, ordinario di Storia Contemporanea all’Università di Roma, col quale sarà possibile discutere di uno dei piú stimolanti quesiti di tutto il processo unitario: la questione meridionale. Tutti gli appuntamenti, per permettere una maggiore partecipazione, si terranno il sabato pomeriggio alle ore 18.  In occasione delle conferenze il pubblico potrà fermarsi a cena, apprezzando i piatti preparati dalle cuoche del Teatro Povero; in alcune date, sarà possibile anche partecipare a degustazioni di vini locali.
Per informazioni è sempre possibile contattare la sede del Teatro, aperta tutti i giorni dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18, al numero 0578 75 51 18; oppure, via mail: info@teatropovero.it .

Comunicato stampa evento:
Gianpiero Giglioni

giovedì 17 febbraio 2011

Prossima fermata Torrenieri

IL 15 MAGGIO PROSSIMO A TORRENIERI SI RIEVOCHERA' IL 146° ANNIVERSARIO DELL'INAUGURAZIONE DELLA LOCALE STAZIONE FERROVIARIA

Domenica 15 maggio p.v., a Torrenieri nel Comune di Montalcino, si festeggerà il 146° anniversario dell'inaugurazione della stazione ferroviaria, avvenuta il 14 maggio 1865 con l'apertura al traffico del 1° tronco Asciano-Torrenieri della “Ferrovia per la Maremma”.
Il Comitato “Insieme per Torrenieri” che cura l'organizzazione della manifestazione, è già al lavoro da tempo, guidato dal giovane Presidente Dr. Arch. Andrea Saladini.
I festeggiamenti per “Prossima fermata Torrenieri” – questo è il titolo della festa – prevedono ricche iniziative, fra le quali spicca, con la collaborazione con il Treno Natura, l'arrivo da Siena di un treno a vapore.
Nel parco della stazione – ormai completato e che nell'occasione sarà inaugurato dal Sindaco – e lungo il viale Bindo Crocchi, si terrà un mercatino biologico e della filiera corta. Nei locali della storica monumentale stazione ferroviaria, appositamente riaperta per l'occasione, saranno esposti modelli ferroviari, a cura dei numerosi appassionati.
Il programma prevede anche mostre di pittura, esposizioni di prodotti artigianali locali, visite guidate alle cantine della zona.
Per la gioia dei più piccoli si svolgerà il III° Festival dei giochi gonfiabili.
Negli stand gastronomici allestiti per l'occasione, sarà possibile gustare i prodotti tipici della zona, con assaggi dei vini Brunello di Montalcino DOCG e Orcia DOC presentati dai produttori locali. La serata – nel corso della quale verrà estratta una ricca lotteria – sarà allietata dal piano bar.
Per informazioni e prenotazioni: 348.76.58.805; insiemepertorrenieri@libero.it

Rosso di Montalcino: l'85% può bastare?

Dopo lo scandalo, le tensioni. E il rischio spaccatura. Sarebbe stato davvero troppo per il Consorzio del Brunello di Montalcino, con la vetrina di «Benvenuto Brunello» alle porte. Così, ieri si è deciso per un rinvio. Ora ci saranno tre mesi di tempo per decidere se la combattuta modifica del disciplinare della Doc del Rosso s’ha da fare.
Quella che gli esperti del settore hanno già definito la «battaglia di Montalcino» ha inizio a metà dicembre, quando i quindici membri del Consiglio di amministrazione del Consorzio si sono ritrovati a proporre di modificare le prescrizioni per l’etichetta del Rosso, uno dei tre vini tutelati dal Consorzio. Oggi non si può definire «di Montalcino» una bottiglia che non sia prodotta al 100% da vitigni di Sangiovese. L’idea del Consiglio di amministrazione era invece quella di abbassare la quota all’85%, utilizzando per un 15% vitigni di Merlot o Cabernet. La prospettiva non è piaciuta a molti: subito si è acceso il dibattito...

(tratto da: www.lastampa.it)

lunedì 14 febbraio 2011

Prima pietra per la nuova sede
dei i vigili del fuoco a Montalcino

Si è svolta giovedì 10 febbraio la cerimonia per l’apposizione della prima pietra della nuova caserma dei vigili del fuoco di Montalcino. Alla presenza del Sottosegretario agli Interni onorevole Nitto Palma, al Capo Dipartimento Nazionale Vigili del Fuoco Prefetto Tronca, al capo del corpo nazionale dei vigili del fuoco, Alfio Pini, al Direttore generale dei vigili del fuoco Cosimo Pulito e al comandante provinciale Antonio Albanese, del prefetto di Siena e del Presidente della Provincia di Siena nonché delle, autorità, dei cittadini e dell’intero consiglio comunale si è tenuto prima presso il palazzo comunale l’incontro fra il Sindaco, Maurzio Buffi, e tutti i rappresentanti istituzionali, poi, in località osservanza è stata posta dal Sottosegretario la prima pietra della nuova struttura.
L’iter era stato definito lo scorso 13 gennaio alla presenza del responsabile del procedimento del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, direzione centrale per le risorse logistiche e strumentali, di Roma, ingegner Giancarlo Cuglietta e del Direttore dei lavori architetto, Maria Caterina Marzoni, con la consegna dei lavori alla ditta aggiudicatrice. Dalla fondazione del Corpo Nazionale nel 1941 i vigili del fuoco sono stati sempre presenti a Montalcino ed il distaccamento è stato, nel corso degli anni, un fondamentale presidio di sicurezza in un territorio. Il territorio di competenza del distaccamento di Montalcino si estende oltre l’abitato di Ponte d’Arbia, Trequanda, parte di Asciano e Monte Oliveto fino a Castiglion d’Orcia, è un’area vasta, dove gli uomini del corpo hanno sempre assicurato un soccorso efficiente e professionale alle popolazioni.
Si era iniziato a parlare della realizzazione di una nuova sede, nel febbraio 2009, in questi giorni grazie alle sinergie fra il Comune di Montalcino, la Provincia di Siena, il Comando Provinciale di Siena dei Vigili del Fuoco e la direzione di Roma si è concretizzato un grande progetto per Montalcino e per una vasta area circostante. La nuova sede, il cui costo totale supererà i due milioni di euro, sarà ubicata a valle dell’attuale distaccamento in prossimità della provinciale del Brunello. La superficie dell’opera supererà i mille metri coperti e consentirà così al corpo di usufruire di una struttura funzionale per tutte le esigenze del Comando, oltre a migliorare in maniera sostanziale le condizioni di lavoro di tutto il personale assegnato al distaccamento.
I lavori saranno eseguiti dall’ATI T.EI.C.E/BORCHI s.r.l. di Genova e dovrebbero concludersi nell’arco di 24 mesi. La nuova struttura, secondo gli standard previsti, sarà dotata di ampie autorimesse per i mezzi, uffici, servizi, locale equipaggiamento da intervento, cucine, sala mensa, aule didattiche, spogliatoi e camerate, torre di esercitazione.

Brunello di Montalcino 2006
Camicia Rossa

A centocinquant’anni dall’Unità d’Italia Donatella Cinelli Colombini onora la memoria del suoi antenati con l'edizione limitata del Brunello Camicia Rossa
Per Donatella Cinelli Colombini i centocinquant’anni dall’unità d’Italia sono l’occasione per onorare gli antenati che maggiormente hanno partecipato alle lotte d’indipendenza: Angelo e Guelfo Guelfi. A loro è dedicata una piccola selezione di 1000 esemplari di un grandissimo Brunello di Montalcino 2006, vendemmia cinque stelle.
L’etichetta disegnata dal pittore Alessandro Grazi, è la camicia rossa del generale Garibaldi che sembra avvolgersi a coprire interamente la bottiglia. La scritta in verticale, con il nome del vino, è conclusa in alto da una coccarda tricolore con al centro una colomba bianca simbolo di pace e della cantina Casato Prime Donne di Montalcino in cui è stato prodotto il Brunello.
Dietro è riportata la dedica di Donatella Cinelli Colombini "La camicia rossa, vestita da Garibaldi e dai suoi soldati, è oggi indossata dal mio meraviglioso Brunello 2006 che vi invito a bere ricordando la generosità e il coraggio di chi, come i miei antenati, ha reso libera e unita l’Italia".
Il Brunello “Camiciarossa” è in vendita nelle cantine del Casato Prime Donne a Montalcino e della Fattoria del Colle a Trequanda, nel negozio “Toscanalovers” Via delle Terme 33 a Siena e tramite il sito www.cinellicolombini.it

Appunti di storia 
Angelo e Guelfo Guelfi
Angelo Guelfi e gli altri patrioti maremmani si trovarono davanti Giuseppe Garibaldi in modo inaspettato e improvviso alla fine dell’agosto 1849. La moglie del generale, Anita , era morta pochi giorni prima nelle paludi di Comacchio. Il generale e il capitano Leggero avevano attraversato l’Appennino a piedi braccati dall’esercito austriaco. Erano sfiniti, soli, senza mezzi né guida. Angelo Guelfi e i suoi amici patrioti toscani nascosero Garibaldi nelle loro case tenendo segreta la presenza del Generale persino ai loro familiari. Fu così che l’impresa ebbe successo e, benché la polizia granducale tenesse d’occhio i patrioti e soprattutto il Guelfi per le sue simpatie liberali, il 2 settembre, Garibaldi prese il mare a Cala Martina e qualche giorno dopo giunse sano e salvo nella terra amica di Liguria.
Angelo Guelfi aveva un figlio di 12 anni di nome Guelfo al quale, molto tempo dopo e in gran segreto, raccontò del suo incontro con Garibaldi. Il giovane ereditò il patriottismo del padre e, in occasione della seconda guerra di indipendenza, si arruolò volontario nei Cacciatori delle Alpi. Sotto il comando di Garibaldi combatté a Bezzecca. Aveva una lettera del padre diretta al Generale e Garibaldi lo ricevette immediatamente presentandolo ai figli con parole di gratitudine affettuosa.
Molto più tardi, nel 1889, Guelfo Guelfi raccontò la fuga di Garibaldi attraverso la Toscana in un opuscolo intitolato Dal molino di Cerbaia a Cala Martina, che servì a finanziare il monumento eretto per ricordare i 21 patrioti toscani che aiutarono il Generale.

sabato 12 febbraio 2011

Dal salotto della Formula 1 quest'anno la Mille Miglia salterà Pienza ma tornerà a San Quirico d'Orcia

Montecarlo. La «corsa più bella del mondo» varca la soglia del tempio della Formula Uno. La Mille Miglia 2011 si è messa l'abito da sera e si è mostrata ieri agli appassionati di motori del principato di Monaco. A Montecarlo la Freccia Rossa ha inaugurato i roadshow internazionali che ad agosto la porteranno anche negli Stati Uniti, a Los Angeles, e ha anticipato ai monegaschi la prossima edizione, che si svolgerà dal 12 al 15 maggio. Non è un caso che sia stata scelta come tappa iniziale proprio la cornice più suggestiva del mondiale di Formula Uno. «E' una meta imprescindibile - ha spiegato il presidente del comitato organizzatore Alessandro Casali -. Montecarlo è la capitale dei motori e una patria di collezionisti, oltre che un gioiello naturale, d'arte e di architettura».Da quest'anno - ha precisato Sandro Binelli, il segretario Generale della Mille Miglia - e fino a giugno del 2012, cinque nuovi marchi controllati dalla Volkswagen sosterranno la Freccia Rossa: con noi ci saranno Bentley, Bugatti, Porsche, Audi e Volkswagen che si affiancheranno ad Alfa Romeo, Mercedes-Benz e Saab per elevare ancora di più la manifestazione».
Durante la serata monegasca si è parlato poi anche della gara vera e propria che quest'anno non passerà da Pienza per transitare da San Quirico d'Orcia. I paesi da cui proverranno le macchine, al via il 12 maggio da viale Venezia, sono aumentati nell'ultimo anno. Sono in tutto 30, che forniranno le 375 automobili con 60 telai originali che hanno corso la Mille Miglia storica. Per ora i piloti sicuri di partecipare però sono 370. Mancano infatti i 5 capi di stato promessi da Alessandro Casali. «Il ministro Fratini ha inoltrato gli inviti ad alcuni capi di stato in giro per il mondo - ha spiegato Casali -. Entro due settimane avremo le risposte e potremo rendere pubblici i nomi dei regnanti e dei presidenti al via della corsa».
(tratto da: http://www.bresciaoggi.it)

Completamente vietata l’installazione
di impianti fotovoltaici in Val d’ Orcia

C’è grande fermento in Toscana, specialmente in Provincia di Siena, per quanto riguarda le iniziative e le politiche ambientali del 2011, in particolare nel settore delle energie rinnovabili.
La Regione Toscana ha infatti da poco adottato una delibera di “razionalizzazione” che divide il territorio in zone in cui è possibile installare impianti fotovoltaici, zone in cui è possibile farlo solo a determinate condizioni e per determinati tipi di impianti (a seconda della tipologia e delle dimensioni di questi ultimi) e, infine, zone in cui l’installazione di impianti fotovoltaici è completamente vietata.
Tra quest’ultime la Val d’ Orcia, in Provincia di Siena, il cui paesaggio è stato dichiarato “Patrimonio Mondiale dell’Umanità” da parte dell’Unesco. Una decisione che, pur ponendo un freno allo sviluppo delle rinnovabili in quest’area, ha rafforzato la linea ambientale della Provincia, già molto attiva nel favorire la green economy e la diffusione di una mentalità nuova, che stimoli modelli di azione e consumo compatibili con l’ambiente.
Non è un caso, dunque, che, a partire dall’anno scolastico 2011-2012, sia destinata a realizzarsi nel territorio senese una iniziativa di formazione per adesso unica, almeno in Toscana: la creazione di un Istituto Tecnico Superiore per l’Ambiente, l’Energia e la Sicurezza.
Il nuovo percorso di studi è stato presentato a Siena, in occasione della “Settimana dell’Energia”, presso l’Istituto Tecnico “Sarrocchi” (tratto da: www.greenews.info)

Bottega Verde: contest per 10 anni online

 Bottega Verde, l'azienda di Pienza leader nel settore dei prodotti di bellezza, festeggia 10 anni di e-commerce lanciando un contest. Per partecipare al concorso“Invia i tuoi auguri e vinci un prezioso collier” basta registrarsi al sito Bottegaverde.it ed entro il 28 febbraio lasciare un messaggio di auguri, scritto o video. Il migliore si aggiudicherà un collier Bliss in oro bianco, diamanti e rubino, mentre i primi dieci riceveranno una collana in acciaio con il ciondolo a forma di cuore, sempre firmata Bliss.
Lo store online di Bottega Verde ha registrato già oltre un milione e mezzo di visitatori e di recente è stato premiato per la terza volta con il Beauty Web Award 2010, indetto da Bellezza.it in collaborazione con Unipro, per la ricchezza dei suoi contenuti.
(tratto da: www.intoscana.it)

BRUNELLO, AL TOP IN ENOTECA!!

Con il record storico delle esportazioni nel mondo nel 2010 (+9 per cento rispetto all'anno precedente), il vino italiano si è confermato la voce piu' importante dell'export agroalimentare nazionale, e il Brunello di Montalcino spicca come il piu' venduto nelle enoteche.
Stando a quanto emerge da recenti analisi, nel 2010 le aziende italiane hanno realizzato un fatturato stimato in 3,7 miliardi di euro (+9%). Oltre un quinto è stato realizzato negli Stati Uniti che, sorpassando la Germania in cui la domanda è cresciuta solo di un punto percentuale, sono diventati il primo mercato di sbocco. Risultati anche sui nuovi mercati: in Cina nel 2010 il valore del vino Made in Italy esportato è addirittura raddoppiato con un aumento del 102%, mentre la Russia è diventata uno dei principali partner commerciali con un valore delle esportazioni stimato in 100 milioni di euro e un aumento del 51%. Contribuisce a 'spingere' la crescita l'inarrestabile successo del Brunello di Montalcino, il più acquistato nelle enoteche italiane. Nell'ambito di una recente indagine è stato chiesto ai gestori di 200 tra enoteche e wine-bar di indicare, in ordine di importanza, i vini più venduti: la 'top ten' vede il Brunello di Montalcino in cima alle preferenze. E ancora, secondo la classifica annuale delle 100 migliori bottiglie stilata dalla rivista americana 'Wine Spectator', è sempre il Brunello di Montalcino a risultare il più gettonato. (AGI)

giovedì 10 febbraio 2011

Cortesie tecnologiche

Dalla Val d'Orcia a New York, l'ultima tendenza del 'customer care' per gli hotel e le residenze di lusso è fornire gadget ad alta tecnologia. Per far sentire a casa i propri clienti
Una stanza del Plaza di New YorkCortesie per gli ospiti, in versioni hi-tech. Come l'iPad, offerto agli ospiti delle suite del The Berkley, a Londra. Un team di personal concierge si preoccupa di aggiornare in tempo reale la Top 5 dei luoghi da non perdere, per costruire itinerari su misura (tel. 0044 20 72356000, the-berkeley.co.uk). 
Al Plaza di New York, sulla Fifth Avenue, i clienti trovano in camera il proprio iPad utile per richiedere servizi, prenotare un tavolo al The Palm Court o un trattamento alla spa Vinothérapie Caudalie. Si può consultare la guida alla città, compilata mettendo insieme le richieste degli ospiti (tel. 001 2127593000, theplaza.com).
Negli hotel Andaz, Gruppo Hyatt, gli ospiti sono accolti da personale con iPad per snellire il check-in (andaz.com). Sofitel, 130 indirizzi in 40 paesi, propone nelle suite dei suoi hotel iPad con selezione di giornali.
In Italia, a fare da apripista, La Bandita, elegante villa in Val d'Orcia, sogno realizzato di John Voigtmann, ex manager Sony. Solo otto camere, iPad e Internet free (tel. 333 4046704, www.locandalabandita.it). (tratto da: www.l'espresso.it)

lunedì 7 febbraio 2011

“Avinionis balnea” e la Via del grano

San Quirico - La Ripa - Le Mulina - Bagno Vignoni - Vignoni Alto - San Quirico
Itinerario:Ad anello
Tempo: 3/4 ore
Altitudine:Max. 493 m | minima 258 m
Percorso: Guardalo su Google Maps

domenica 6 febbraio 2011

A San Quirico D’Orcia (SI)
il miglior Hotel Relax & Spa del mondo

Buone notizie per gli hotel del Belpaese: 37 eccellenze dell’ospitalità italiana sono state premiate dalla classifica Travellers’ Choice Awards 2011, la sola esclusivamente basata su milioni di recensioni e opinioni di veri viaggiatori di TripAdvisor, il sito di recensioni di viaggio più grande al mondo.
La 9^ edizione dei premi ha selezionato 676 strutture

giovedì 3 febbraio 2011

Grazie al web meno costi per la produzione di grano in Toscana

Lo dice il web quando è il momento giusto per la semina del grano duro, o quando fare i trattamenti necessari. Da quest’anno, anche in Toscana, l’innovazione tecnologica per il grano duro è al fianco degli agricoltori, con l’obiettivo primario di ridurre i costi di produzione.
E’ quanto è emerso dal seminario tecnico organizzato da Toscana Cereali, che si è tenuto presso 'La Bottega degli Agricoltori' di Castiglione d’Orcia (Siena), al quale hanno preso parte agricoltori e addetti ai lavori provenienti da tutta la regione. Nell’occasione è stata infatti presentata la convenzione fra Toscana Cereali e la Horta srl per l’utilizzo, in forma esclusiva per le province di Siena, Grosseto e Pisa del portale www.granoduro.net, innovativo sistema di web assistance per la produzione di grano duro di alta qualità.
GranoDuro.net permette all’azienda che ha attivato il servizio tecnico (avendo a disposizione una mappatura dei terreni con le esatte proprietà chimiche) di conoscere la potenzialità di semina, le modalità e la quantità di azoto da distribuire nel terreno, il preciso momento di intervento per la difesa di infestanti e malattie funginee; "Tutto ciò – prosegue Giacomo Taviani, responsabile dell’ufficio tecnico di Toscana Cereali – insieme alla consulenza di un dottore agronomo o di un tecnico permette di non disperdere risorse ed energie inutili, ottimizzando prima di tutto i criteri per l’abbattimento dei costi di produzione, quindi aumentando le quantità produttive e migliorando la qualità del grano duro".
"Si tratta di un servizio web interattivo – ha sottolineato Pierluigi Meriggi di Horta – che fornisce supporti decisionali per la coltivazione di grano duro di qualità (dalla semina alla raccolta), calibrati sulle caratteristiche di un gruppo selezionato di varietà e riferiti alle condizioni agronomiche ed ambientali di ogni singolo appezzamento".
(tratto da: www.sienafree.it)

martedì 1 febbraio 2011

Rosso da Montalcino

Vi ricordate il film “Un’ottima annata”, con Russell Crowe catapultato per caso dalla vorticosa Londra nella raffinata Provenza, che cambia vita tra emozioni nuove e vigneron antichi? Ecco: c’è quell’atmosfera lì, dentro “Il sangue di Montalcino” (Einaudi), thriller di Giovanni Negri. E non perché racconti di damascene inversioni di rotta, o di gente stufa della vita metropolitana. Ma perché c’è dentro, e si avverte, il ritmo dell’autore, che nella vita ha rallentato sul serio: da ex segretario del Partito radicale, negli anni Ottanta, e parlamentare italiano ed europeo, a una quotidanità fatta di natura, e di vini.