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sabato 16 maggio 2015

"Lascio tutto e divento cantiniere": Fabrizio Savino (Salcheto) il migliore dell'anno

E' un perito elettronico "riconvertito" al vino,  il vincitore della 14.a edizione del premio Cantiniere dell'anno di Montepulciano, patria del Vino Nobile.
VAL D'ORCIA & DINTORNI: Fabrizio Savino viene da Vigevano, provincia di Pavia, 45 anni, perito elettronico come detto, ma anche Sommelier. Nella sua vita lavorativa si è occupato di macchine per
ufficio ma soprattutto di computer fino ad essere responsabile assistenza tecnica estero di macchine di automazione industriale. Poi nel 2000 la folgorazione, il trasferimento a Siena, una breve esperienza nella ristorazione e, dal 2001, responsabile della cantina della azienda vitivinicola di Montepulciano Salcheto srl. Qui si occupa ovviamente di vinificazione, imbottigliamento, gestione tecnica (con l'enologo), laboratorio analisi, ma anche di confezionamento, spedizioni, gestione burocratica e dei macchinari.

Savino è il migliore cantiniere dell'anno secondo la giuria tecnica, composta dal Presidente del Consorzio Andrea Natalini, dal Sindaco del Comune di Montepulciano Andrea Rossi e dal Presidente dell'Associazione Fiera Tre Berte Nicola Giomarelli, che lo ha infatti designato dopo un lavoro di attento scrutinio e selezione tra i potenziali candidati arrivati in finale. Il premio è stato assegnato in occasione della cena-degustazione "A Tavola con il Nobile", tradizionale appuntamento di apertura della Fiera dell'Agricoltura di Tre Berte, giunta quest'anno alla 34.a edizione. «Una scelta di vita che deriva da una grande passione per la Toscana e per il vino di qualità e che è maturata con consapevolezza e senza rimpianti», ha detto Fabrizio Savino ritirando il premio. «Cambiare completamente attività, potermi dedicare totalmente a questa esperienza di una cantina particolare come quella di Salcheto ed in un contesto ambientale meraviglioso come Montepulciano, non può che rendermi una persona soddisfatta. Questo riconoscimento è un po' la conferma della mia scelta».

La cantina di Salcheto, condotta dall'imprenditore Michele Manelli, è proprio l'elemento più significativo dell'azienda, quello che la distingue perché in quel luogo si concentrano scelte imprenditoriali, tecniche, culturali che hanno portato al premio Cantina sostenibile dell'anno 2014 del Gambero Rosso. Si tratta di una cantina off-grid, la prima in Italia, un esempio di pratiche sostenibili all'ennesima potenza. «Il vino a Montepulciano occupa oltre mille impiegati - spiega il Coordinatore del Consorzio del Vino Nobile, Paolo Solini - e la figura del cantiniere è una di queste, fondamentale per il lavoro che segue la vendemmia perché è in cantina che si affinano e si preparano i migliori vini che poi portano in giro per il mondo questa eccellenza di Montepulciano e della Toscana, è quindi l'obiettivo di questo premio valorizzare questo ruolo che sempre di più occupa giovani».

Nella serata sono stati ricordati tutti i vincitori delle passate edizioni, presenti a ritirare una pergamena. Tra questi, in ordine decrescente di tempo, Roberta Vannozzi (Boscarelli), i fratelli Carmine e Orazio Capoccia (Avignonesi), Stefano Rubechini (Fattoria di Palazzo Vecchio), Primo Marinelli (Casale Daviddi), Marco Papini (Vecchia Cantina) Urano Carpini (Tenuta Valdipiatta), Fabrizio Dottori (Fattoria del Cerro), Dino Magi (Cantina Fanetti), Daniele Giani (Vecchia Cantina), Bruna Casagrande (Cantina Gattavecchi), Giorgio Laurini (Fassati), Enzo Barbi (Fattoria della Talosa) fino ad arrivare al primo vincitore del Premio, Adamo Pallecchi, storico cantiniere della Cantina Contucci. di vini tipici. Alle 20 apertura stand gastronomico con menu tipico e piatti a base di carne chianina e alle ore 21 spettacolo di volteggio equestre.

(di Roberto  Cappelli)

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