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venerdì 29 gennaio 2016

San Biagio e la Candelora, due ricorrenze particolarmente care ai montalcinesi

San Biagio e Santa Caterina.
Michelangelo,
Giudizio Universale.
In questo periodo dell’anno due sono le celebrazioni della Chiesa a cui la tradizione popolare è particolarmente attaccata: la Candelora (il 2 febbraio) e San Biagio (il 3 febbraio).
A tutte e due queste celebrazioni i montalcinesi sono particolarmente legati e la Chiesa parrocchiale di Sant’Egidio nell’occasione di queste due ricorrenze è generalmente sempre affollata. Il 2 febbraio la Chiesa celebra la Presentazione di Gesù al Tempio, popolarmente detta la Candelora, perché in questa giorno si benedicono
le candele, simbolo di Cristo “luce per illuminare la gente”, come il bambino Gesù venne chiamato dal vecchio Simeone al momento della Presentazione al Tempio di Gerusalemme, così come era prescritto dalla legge giudaica per i primogeniti maschi. Il 2 febbraio a Montalcino la Candelora verrà festeggiata in Sant’Egidio nel pomeriggio con il Santo Rosario  e la benedizione delle candele e, a seguire, la Santa Messa.

Ed eccoci a San Biagio, che visse tra il 3° e il 4° secolo in Asia Minore. Era medico e venne nominato vescovo della sua città. A causa della sua fede venne imprigionato dai Romani e nel periodo della sua carcerazione operò diversi miracoli. Durante il processo rifiutò di rinnegare la fede cristiana e per punizione fu straziato con pettini di ferro. Mentre veniva portato a morire guarì un bambino che stava per soffocare a causa di una lisca di pesce. Morì decapitato nel 316. Dalla Chiesa viene festeggiato il 3 febbraio: durante la celebrazione liturgica in molte chiese i sacerdoti benedicono le gole dei fedeli accostando ad esse due candele. A Montalcino, in Sant’Egidio, San Biagio verrà ricordato in tale data, sempre nel pomeriggio, prima  con il Santo Rosario, quindi  con la S.Messa e la benedizione della gola e degli alimenti.Cogliamo l’occasione per ricordare che martedì 11 febbraio è la Giornata del Malato: in Casa di Riposo, ancora una volta nel pomeriggio, S.Messa e Unzione degli infermi.

(di Roberto    Cappelli)

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