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sabato 24 gennaio 2015

Caso IMU, ennesimo colpo alle aziende agricole

Caos ''Imu'' (esenzione totale oltre i 601 metri, esenzione riservata a coltivatori diretti e IAP fra i 201 e 600 metri, nessuno sconto al di sotto), la Cia Siena in attesa di chiarimenti del Governo chiede l'abolizione. Marcucci: «Ennesimo colpo alle aziende agricole».
VAL D'ORCIA & DINTORNI: Rabbia e caos fra gli
agricoltori senesi sulla vicenda Imu. Situazione ancora in movimento. Forse, niente certezze, fino al 4 febbraio, auspicando un intervento risolutivo del Governo in tempi rapidi. Nel frattempo la Cia Siena chiede, e ribadisce, l'abolizione dell'imposta perché rappresenta «un prelievo insostenibile per gli agricoltori» e in attesa di nuovi sviluppi consiglia i propri associati «a non effettuare per il momento alcun versamento nell'attesa di un provvedimento correttivo da parte del Governo, che, sollecitiamo venga adottato tempestivamente». In provincia di Siena solo 4 comuni (su 36) sono esentati dal pagamento, che ha un contenuto iniquo oltre alla modalità di attuazione e di prelievo.

Rinvio Tar - Il TAR del Lazio ha rinviato la tanto attesa decisione in materia del Decreto 28 novembre 2014, con il quale - spiega la Cia Siena - sono stati stabiliti i criteri per individuare le nuove aree di esenzione IMU per i terreni agricoli. Il Tribunale Amministrativo, infatti, si è limitato a non prorogare la sospensione dell'efficacia del Decreto, ma ha rinviato ad altra seduta la trattazione nel merito del provvedimento. In questa circostanza il Tar ha comunque ribadito l'irragionevolezza dei criteri applicati proposti dal Decreto non legati all'effettiva natura e posizione del bene, di cui terrà conto in sede di giudizio di merito se il Governo non provvederà ad una nuova e più adeguata formulazione.

«Resta tuttavia in vigore - sottolinea il direttore di Cia Siena Roberto Bartolini - l'altra sospensiva prevista su un altro ricorso presentato al Tar del Lazio, messo in calendario dalla Camera di Consiglio per il 4 febbraio 2015, dopo la scadenza attuale per il versamento . Ciò provoca, di fatto, che la scadenza del 26 gennaio per il versamento dell'Imu dei terreni montani resti 'congelata' in attesa della nuova sentenza».

Le tappe precedenti - Riassumendo brevemente la vicenda, occorre partire dall'art. 4, comma 5-bis del D.L. n. 16/2012, modificato dal comma 2 dell'art. 22 del D.L. n. 66/2014, il quale ha previsto, a partire dall'anno 2014, una nuova elencazione dei terreni agricoli ricadenti in aree montane o di collina esenti dall'IMU affidando ad un apposito Decreto Interministeriale la definizione di detti criteri. Il D.M. 28 novembre 2014, con il quale sono stati stabiliti i nuovi criteri (esenzione totale oltre i 601 metri, esenzione riservata a coltivatori diretti e IAP fra i 201 e 600 metri, nessuno sconto al di sotto), è stato da subito oggetto di forti e reiterate critiche da parte della Cia in ordine al contenuto e al ristretto termine di versamento, rispetto al quale la Legge di Stabilità 2015 ha prorogato il termine al prossimo 26 gennaio. Per quel che riguarda il contenuto del D.M. 28 novembre 2014, invece, con il decreto n. 16229/2014 , la seconda sezione del TAR del Lazio ne ha accolto la domanda di sospensione, fissando la trattazione al 21 gennaio 2015. Ieri la Camera di Consiglio del TAR Lazio si è limitata ad analizzare la condizione sospensiva adottata dal Presidente del Tribunale, non rinnovandola e determinando quindi il ritorno in bonis dell'efficacia del decreto.

«L'Imu rappresenta l'ennesimo colpo alle aziende agricole - commenta il presidente Cia Siena Luca Marcucci - come se non bastassero il maltempo oltre all'emergenza ungulati e selvatici. Ci fa piacere l'interesse e l'impegno dei sindaci e delle istituzioni a favore dell'agricoltura, perché l'Imu rischia di far chiudere molte imprese, quindi l'abbandono del territorio. Ci sono delle realtà che stando così le cose saranno costrette a pagare cifre davvero elevate».

IMU, la nuova classificazione per i comuni della provincia di Siena:
Sopra i 600 metri (montani): Abbadia San Salvatore; Montepulciano; Piancastagnaio; Radicofani.
Dai 281 ai 600 metri: Casole d'Elsa; Castellina in Chianti; Castelnuovo Berardenga; Castiglione d'Orcia; Cetona; Chianciano Terme; Chiusdino; Chiusi; Gaiole in Chianti; Montalcino; Monticiano; Murlo; Pienza; Radda in Chianti; Radicondoli; Rapolano Terme; San Casciano dei Bagni; San Gimignano; San Giovanni d'Asso; San Quirico d'Orcia; Sarteano; Siena; Sinalunga; Torrita di Siena; Trequanda.
Fino a 280 metri (pianura): Asciano; Buonconvento; Colle Val d'Elsa; Monteriggioni; Monteroni; Poggibonsi; Sovicille.

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