Val d'Orcia Holiday
Agriturismi, case vacanza, B&B, SPA, hotel, castelli e ville
X
Italian English French German Japanese Portuguese Russian Spanish
GUSTO AMBIENTE CULTURA EVENTI SOCIETà

Ricettività
Attività
Tour

lunedì 21 ottobre 2013

L’ortica, gioia e ... prurito

di Francesco Matteucci        
(VAL D'ORCIA - terra d'eccellenza, n°11)
Chi è quel ragazzo che bazzicando la campagna in pantaloncini corti non è incappato in una pianta di ortica, spesso addirittura un’oasi di questa infestante erba con conseguenze dolorose derivate da un bruciore-prurito incessante nelle parti offese. Sono i peli urticanti della stessa che penetrando nella pelle rilasciano istamina, acetilcolina e acido formico e non c’è nulla che possa alleviare tale fastidiosissimo dolore che fortunatamente dopo pochi minuti cessa.
Mio cugino Mario, insieme all’amico Enzo, negli anni cinquanta, di notte si spostavano a cavallo delle loro pesanti biciclette, per catturare le rane con le mani al lume della lampada a carburo (acetilene), girando i fontoni di mezzo comune di Montalcino. Al mattino, dopo averle ben spellate e ripulite, prima di venderle per ricavarne un paio di biglietti da mille lire, le strusciavano ben bene nell’ortica perché così la carne bianca e tenera delle stesse si gonfiasse per risultare più cicciottelle e appetibili agli occhi dei compratori.
In casa mia si usava spesso, dopo sbollentatura, per essere mescolata con la ricotta e un’idea di noce moscata, al posto di spinaci o bietole, nei tortelloni al sugo, ed il sapore era ottimo o, dopo decottura delle foglie e radici, ottenere amarognoli liquidi verdastri con poteri antinfiammatori e diuretici.
Urtica dioica, famiglia urticaceae, pianta erbacea perenne che si differenzia solo dalla “repens” per la fioritura e per la durata annuale di quest’ultima; ha rizoma e radici giallognole che si sviluppano appena sotto il suolo in intricatissimi e lunghi filamenti. Pianta infestante che vive in tutti i terreni è  da sempre  oggetto di utilizzo sia per uso umano che animale.
Della pianta ortica, possibilmente giovane, si utilizzano le foglie che possono essere raccolte tutto l’anno, mentre il rizoma e le radici solo in autunno, escludendo sempre i semi che sono tossici. Perde le sue proprietà urticanti 24 ore dopo essere stata raccolta o dopo bollitura. Pianta con antichissime riconosciute proprietà curative ha come principali componenti, sostanze come: urticoside, clorofilla, xantofilia, sitosterolo, secretina, tannini, sali minerali (silicio, ferro, calcio, manganese e potassio) insieme alla vitamina C, carotene, acido gallico,  acido folico, una lectina ricca di acetilglucosamina E’ pianta emostatica, antireumatica, cicatrizzante, vasocostrittrice e antiflogistica. Può essere usata come decotto, come succo, come infuso, sciroppo o cruda. L’ortica è disintossicante, depurativa e tonica favorendo l’eliminazione degli acidi urici. Buon astringente intestinale, utilissima per l’artrite e l’anemia. Si può usare come cataplasmo delle foglie sbollentate e tritate, lenitive per irritazioni cutanee e ferite con ottimo effetto cicatrizzante. Il succo fresco combatte la perdita dei capelli e rinforza il cuoio capelluto combattendo nello stesso tempo forfora, seborrea, acne ed eczemi.
Viene usato con successo l’estratto secco e il sitosterolo in esso contenuto per curare patologie legate ad infiammazioni prostatiche più o meno gravi. 
L’ortica è un’ottima foraggera per i bovini rendendoli allo stesso tempo più resistenti alle malattie infettive, aumenta la produzione di latte nelle vacche e rende il manto dei cavalli molto lucido. Dalle foglie si estraggono ottimi e innocui coloranti per medicinali, cosmetici, prodotti igienici e liquori. E’ usata per tingere di un bel verde la lana, mentre dalle radici si ottiene un colorante giallo. L’ortica, oltre che rivitalizzare molte piante che a lei vicino stanno (camomilla, menta “aromatiche”) è un sicuro rimedio contro tutti i tipi di afidi senza così dover ricorre a prodotti tossici (una pianta intera a macerare in acqua per 12 ore).
Dagli esili fusti che sorreggono la pianta, si ricavavano fibre tessili simili alla canapa. Oggi questa pratica, da noi abbandonata da anni, è ancora diffusa nelle zone fredde della Siberia.
L’ortica ha buon uso anche a livello industriale per l’estrazione della clorofilla, della quale è ricchissima.
Molti sono i riferimenti a persone, momenti o avvenimenti; “…. pungente come l’ortica, ….ci crescono le ortiche,…..gettare la tonaca all’ortica..”

Nessuna controindicazione degna di nota; per prudenza non usare in gravidanza e in fase di allattamento.

News

News

Last five