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lunedì 18 aprile 2011

Antica medicina tradizionale mediterranea e tecniche fisiognomiche

(di Luigi Giannelli)
Noi, gente moderna, siamo portati a pensare che la “scienza” sia qualcosa di “moderno”, che soltanto dopo la rivoluzione industriale l'uomo sia stato capace di ideare un sistema descrittivo dei fenomeni che lo circondano.
In realtà fin dai tempi più antichi c’è stata, da parte dell'uomo, la capacità di osservare gli eventi e di comprenderne le leggi che li regolavano.
Se così non fosse stato noi non ci potremmo spiegare come l’uomo avesse affinato delle tecniche per governare la
natura a proprio piacimento; l'uomo è stato capace di forgiare i metalli, di costruire opere edilizie che hanno saputo affrontare il passare dei secoli; ha saputo cambiare il corso dei fiumi; ha saputo produrre, utilizzando procedure a volte assai complesse, preparati medicamentosi, utensili e suppellettili in base alle proprie necessità.
In tutto il bacino del Mediterraneo si svilupparono dei sistemi medici coerenti ed efficaci, sia dal punto di vista diagnostico che da quello terapeutico, come, del resto, lo stesso accadeva in Cina, in India e presso le antiche civiltà precolombiane, più o meno nello stesso periodo storico.
La fitoterapia moderna è figlia proprio di questo patrimonio antico che, per fortuna, non è andato completamente perso.
Oggigiorno, alcuni sofisticati sistemi d’indagine, hanno potuto confermare la validità di certe tecniche antiche.

LA DOTTRINA UMORALE
Da una precisa comparazione dei dati giunti fino a noi si può rilevare un forte scambio culturale tra la civiltà egizia e quella greca, soprattutto in materia medica, a partire dal VII°-VI° secolo a.C.
Secondo la visione del mondo di queste civiltà, i fenomeni naturali sono governati da quattro qualità: caldo, freddo, secco ed umido.
Da queste quattro qualità hanno luogo i quattro elementi: fuoco (caldo e secco); aria (calda e umida); acqua (fredda ed umida) e terra (fredda e secca).
Nel nostro corpo i quattro elementi si manifestano come Umori, che non sono altro che “l’essenza” dei processi vitali.

Il Fuoco genera la Bile gialla.
L'Aria genera il Sangue.
L'Acqua genera la Flemma.
La Terra genera la Malinconia.

Esistono quattro “circuiti” che danno luogo ai quattro Umori.

CIRUITO DELLA BILE GIALLA
Il Fuoco corrisponde al calore metabolico ed alla forza di trasformazione, permette a tutti i fluidi di scorrere e di penetrare, dà forza ed energia agli organi ed ai sistemi e genera la Bile gialla.
Il circuito della bile gialla parte dallo stomaco, come i circuiti degli altri umori, per poi raggiungere il fegato, la cistifellea e poi l'intestino.
Nel fegato arriva il flusso dei precursori degli umori: la fase più leggera, calda, acre e amara che si separa, va verso la cistifellea, che la trasformerà in Bile gialla, fuoco organico che attiva e sostiene tutti i processi metabolici; da qui la Bile và nell'intestino dove stimolerà le funzioni intestinali; poi verrà inviata a tutti i distretti dov’è necessaria, attraverso il sangue.

CIRCUITO DEL SANGUE
E’ l’aria che genera il sangue, il quale porta ovunque il calore vitale, il respiro ed il nutrimento.
Anche il circuito del sangue parte dallo stomaco per raggiungere il fegato, poi i vasi, i reni, il cuore ed, infine, i polmoni.
Il fegato invierà alle vene ed all'apparato circolatorio la fase intermedia che si separa dai precursori umorali, che diventerà Sangue.
Il Sangue, così formato, andrà nei reni che lo depureranno dai residui degli altri umori prima che arrivi al cuore, dove si concentrerà il calore prodotto.

CIRCUITO DELLA FLEMMA
L’acqua genera la Flemma. Essa costituisce il veicolo liquido di tutti i fluidi corporei.
Nello stomaco si forma il precursore della Flemma, che sale verso la testa dove si forma la Flemma vera e propria. Poi la Flemma va nei polmoni dove umidifica e rinfresca il Sangue che proviene dal fegato, passando prima per i reni. Dai polmoni la Flemma và nei reni dove serve da veicolo per le materie da eliminare attraverso questa via ed, intanto, elimina un eventuale eccesso di calore epatico; quindi arriva nell'intestino dove rende le feci mobili e morbide.
Ovunque la Flemma viena in parte assorbita dal Sangue che la porta nelle altre aree dove esplica le sue varie funzioni.
Le funzioni della Flemma sono sempre legate all'umidificazione ed al raffreddamento: ad esempio nelle articolazioni, dove le lubrifica; sulla pelle, che rende morbida, elastica, idratata.

CIRCUITO DELLA BILE NERA O MALINCONIA
La terra genera la Malinconia, che costruisce tutte le materie solide del corpo, le strutture, dà peso, densità e consistenza agli organi ed alle funzioni.
Il precursore della Malinconia si forma nello stomaco, poi và al fegato che invierà la fase più densa alla milza, attraverso il pancreas, e, proprio nella milza, questa materia verrà trasformata in Malinconia o Bile nera, Terra organica.
La Malinconia rappresenta il materiale solido per la costruzione di tutti i tessuti duri, compatti (ossa, muscoli, tendini,ecc.)
La Malinconia raggiunge i siti dove è necessaria attraverso il sangue, che incontra soprattutto nel fegato, nella milza ed in altri organi.

L’equilibrio ed il corretto funzionamento di questi quattro Umori, genera una buona salute.
I fattori patogenetici possono, invece, dipendere da due fattori; la costituzione di base e il complesso dei fattori esterni che possono aggravare o alleggerire la costituzione di base.
Questi quattro umori si mescolano in ognuno di noi in maniera del tutto unica e danno così origine alla costituzione personale.
Tuttavia si possono raggruppare in gruppi le persone che hanno costituzioni simili e da questi raggruppamenti nascono le costituzioni di base.
La Bile gialla, ad es. ,estroflette i lineamenti, predispone le persone alle malattie epatiche, rende spesso i soggetti rabbiosi o collerici, spesso queste persone hanno occhi, capelli ed incarnato scuro, ecc.
Il soggetto sanguigno, invece, mostra spesso un buon carattere, è socievole, gioviale, corpulento, ama mangiare in compagnia, ma è soggetto a problemi cardiovascolari, a problemi putrefattivi ecc.
La Flemma arrotonda e rilassa, questi soggetti sono più freddi, pallidi, indifferenti, diplomatici. Hanno spesso problemi linfatici, ristagni idrici, problemi renali ecc.
La Malinconia, invece, tende a scavare i lineamenti del viso, dà un colorito scuro che tende al violaceo, occhiaie, anche l'umore è spesso nero. Questi soggetti vanno facilmente incontro alla depressione ed a problemi psichiatrici, hanno pure spesso problemi di anemia, osteoporosi ecc.
Osservando attentamente i tratti somatici del soggetto è così possibile rilevare gli squilibri interni, ma questo non significa che si possono rilevare le malattie così come lo fa la diagnostica moderna, bensì le tecniche fisiognomiche ci portano ad individuare lo squilibrio che sta a monte di ciò che appare.
Attraverso le tecniche fisiognomiche si può iniziare il lavoro di riequilibrio di una persona perché si riesce ad individuare il punto esatto di partenza dello squilibrio che si è creato.
Osservando la realtà che circonda la persona in oggetto, in base alla teoria dei segni, si può stabilire con una certa precisione quali rimedi possono esserle utili, quali cibi mangiare e quali evitare, quali sono le situazioni propizie e quelle da evitare.
Tutte queste “regole” sono utili non solo per una buona salute, ma, visto che sono studiate soggettivamente sulla persona, anche per aumentare la qualità di vita ed il buon umore.

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