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martedì 14 maggio 2013

Ultima fermata, Torrenieri

TORRENIERI - VAL D'ORCIA: Domenica 19 maggio p.v., a Torrenieri, organizzata dal Comitato “Insieme per Torrenieri”, si celebra la “Festa del Treno” - dall'ormai consueto titolo “Ultima fermata, Torrenieri” - con la quale viene rievocato l'arrivo del treno nella locale stazione, avvenuto il 14 maggio 1865, quindi 148 anni fa e fra due anni si festeggerà alla grande il centicinquantesimo anniversario!
Torrenieri  é sorta ed é cresciuta nei secoli su di un quadrivio, punto di incrocio di importanti strade (la Francigena e la via di collegamento fra Arezzo e la Maremma) in una felicissima
posizione posta allo sbocco di ricche vallate, ma ciò nonostante il suo sviluppo lo deve alla ferrovia. Fu per questa infrastruttura che si verificò l’incremento della popolazione, si sviluppò il commercio e  l’industrializzazione, si formò un intero nuovo quartiere sulla via che conduce alla stazione, per cui non è banale affermare che da quel 14 maggio 1865 Torrenieri non fu più la stessa. Tutto aveva avuto inizio il 19.11.1859, quando, con con un decreto del Governo Provvisorio della Toscana, fu dato incarico alla “Società Strada Ferrata Centrale” di costruire la tratta “Asciano-Grosseto” di 85 Km, a spese dell’erario pubblico. Il primo tratto della linea, la  “Asciano- Torrenieri”, fu aperto al servizio il 14.5.1865; sei anni dopo - il 14.8.1871 - fu la volta della “Torrenieri-MonteAmiata” e il 25.5.1872 venne raggiunta la stazione di Montepescali, dove la ferrovia incrociava il tronco “Follonica-Orbetello” della linea “Livorno-Chiarone” della “Società Strada Ferrata Maremmana” e, quindi, si collegava a Grosseto. La monumentale stazione di Torrenieri era dotata di vasti spazi nei quali si trovavano un deposito per locomotive (attualmente ha il tetto a volta in rovina!) e piazzali per lo scarico delle merci e del bestiame. Inizialmente in questi spazi furono costruiti recinti per ospitare bovini, equini, suini e ovicaprini che allora frequentemente venivano trasportati su ferrovia in carri bestiame per poi venir dirottati dalla stazione ferroviaria alle aziende committenti. In seguito – in particolare dopo l'apertura della filiale del Consorzio Agrario – fu costruito un capannone per lo stoccaggio di concimi, macchine e altre merci commercializzate da quella filiale (la prima aperta in provincia) ed anche dalle altre attività commerciali presenti (la “F.lli Faiticher”, la “Bindi cereali”, ecc). Nella direzione del deposito delle locomotive è presente tutt'ora anche un “binario morto” dove venivano parcheggiati i vagoni merci contenenti materiale da scaricare per le attività industriali (la “Ulisse Crocchi & Figli”, la “Segheria Bartalucci” e in seguito il “Molino Batignani”, che essendo adiacente a tale binario, aveva un tratto che, con apposito scambio, consentiva l'ingresso fin dentro il piazzale del molino). I piazzali di carico e scarico sono stati utilizzati anche per le merci in uscita, quali la paglia proveniente da tutta la Val d' Orcia,  i mattoni della locale fornace, il Solfuro di Carbonio prodotto dalla “Ulisse Crocchi & Figli”. Collettame minuto proveniente da Montalcino o da altre località vicine giungeva tutti i giorni  con i “barrocci” trainati da cavalli, asini o muli, per essere spedito per le destinazioni più varie. La Stazione di Torrenieri, il 16 aprile 1878,    fu testimone di un evento di storia minore: vi avvenne l'incontro fra l'inviato del Papa e David Lazzaretti, prima della sua partenza per Parigi.
Il programma particolareggiato della festa che avrà inizio sabato 18 maggio con “la cena del ferroviere” è indicato nell'accluso volantino.

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