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lunedì 17 ottobre 2011

Taglio del nastro per la Via Francigena Da San Gimignano al borgo di Monteriggioni

Di Katia Boccanera, tratto da: www.intoscana.it
Entro il 2014 sarà fruibile  tutto l’intero tratto toscano della Via Francigena, dal Passo della Cisa fino a Radicofani, entro la Pasqua del 2014, disponendo sentieri sicuri e servizi adeguati ai pellegrini.Inaugurato il nuovo tratto della Via Francigena da San Gimignano a Monteriggioni, alla presenza del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, dell’Assessore regionale alla Cultura e al Turismo, Cristina Scaletti, del Presidente
dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, Massimo Tedeschi, di Alberto D’Alessandro del Consiglio d’Europa, Politiche Culturali, Diversità e Dialogo, del Presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini e dei Sindaci di San Gimignano, Giacomo Bassi e di Monteriggioni, Bruno Valentini.
A San Gimignano, il taglio del nastro e la benedizione dell’Arcivescovo Mons. Antonio Buoncristiani, che ha ribadito l’importanza di questa via storica dal punto di vista religioso ma anche culturale, hanno aperto ufficialmente il tracciato ai primi pellegrini che dopo aver timbrato la carta delle “Credenziali del Pellegrino”, hanno percorso un tratto della Francigena da Strove ad Abbadia Isola, chi a piedi, chi a cavallo e altri in bicicletta.
La messa in sicurezza della tappa San Gimignano-Monteriggioni è il primo passo concreto verso l’obiettivo di rendere fruibile tutto l’intero tratto toscano della Via Francigena, dal Passo della Cisa fino a Radicofani, entro la Pasqua del 2014, disponendo sentieri sicuri e servizi adeguati ai pellegrini.
La Toscana mostra il suo volto migliore, quello di un turismo culturale e responsabile e la Via Francigena rappresenta un’opportunità unica di percorrere l’Europa su diverse direttrici.
"Nel 2011 si sono registrati in Toscana flussi turistici superiori alla media nazionale, non soltanto nelle città d’arte, ma anche nei centri minori, spiega l’Assessore Scaletti, e questo dimostra che sta cambiando il modo di viaggiare: sono aumentate le forme di turismo che vedono non solo l’importanza della destinazione, ma anche la motivazione".
In questi termini la Via Francigena rappresenta un segno culturale, religioso e identitario della Regione Toscana. Con questa operazione di riadeguamento dell’intero tracciato si vuole dunque riaffermare l’unicità di questa via storica, nonché la sua identità culturale e ambientale ai fini turistici.
"Si punta dunque a quella parte della Toscana meno aggredita dal turismo di massa, afferma il Presidente Rossi, che si vuol valorizzare dal punto di vista turistico, ma che può anche diventare un’importante possibilità di sviluppo economico per i giovani, offrendo spazi per laboratori, per insediare spin off, per incontri, iniziative e progetti di ricerca".
L’attenzione verso questo importante tracciato storico contribuisce anche alla valorizzazione della candidatura di Siena a Città della Cultura nel 2019, su cui la Regione Toscana crede fortemente.
"La Via Francigena porta la Toscana in Europa e l’Europa in Toscana, afferma il Presidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, Massimo Tedeschi, e nel campo del turismo culturale e sostenibile la Toscana è la regione leader".

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