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giovedì 11 febbraio 2016

Chianti Classico collection 2016: I 300 anni del primo territorio del vino

Al via la presentazione delle nuove annate del Chianti Classico ai massimi esperti del settore, un’occasione unica per conoscere a fondo la denominazione, le sue etichette e le ultime novità da uno dei territori vinicoli più importanti del mondo.
Tutto questo è Chianti Classico Collection, uno dei principali appuntamenti dell’agenda vitivinicola internazionale, in programma il 15 e 16 febbraio sempre nel suggestivo scenario della Stazione
Leopolda di Firenze, ormai consueta location della manifestazione.

Nel 2016 il Chianti Classico celebra i suoi Trecento anni di storia da quel lontano 24 settembre 1716, quando il Granduca Cosimo III de’ Medici decise di delimitare con un bando, per la prima volta nella storia, alcuni territori particolarmente vocati per la produzione di vini di alta qualità, fra cui quello del Chianti, corrispondente oggi al Chianti Classico.  Primo appuntamento nel cartellone di eventi celebrativi del Trecentesimo, la Collection sarà l’occasione per un dibattito (Stazione Leopolda, 15 febbraio ore 12.00) sulla storia del Chianti Classico e sulle motivazioni che hanno indotto, già tre secoli fa, il regnante del tempo a tutelarlo e proteggerlo. I vini prodotti nella zona del Chianti Classico hanno infatti da subito riscosso grandi apprezzamenti sui mercati internazionali e per questo sono stati anche soggetti a imitazioni.

A condurre il dibattito, Sebastiano Barisoni, noto giornalista e conduttore radiofonico, che aprirà la discussione con un’intervista al presidente Sergio Zingarelli. Sul palco si alterneranno nomi e famiglie che hanno fatto la storia del Chianti Classico e del suo Consorzio, dagli Antinori ai Ricasoli, dai Capponi ai Beccari, che Barisoni coinvolgerà in un racconto a più voci sul mondo del Gallo Nero e sul percorso storico che ha portato il Chianti Classico al successo di oggi. “Questa è la quarta volta che partecipo alla Chianti Classico Collection non solo in veste di produttore ma come Presidente del Consorzio Vino Chianti Classico – afferma Sergio Zingarelli – e sono sempre più consapevole dell’importanza di questo evento che ogni anno cresce, portando a Firenze giornalisti e operatori da tutto il mondo. Oggi iniziano le celebrazioni dei 300 anni, da quel 24 settembre del 1716 quando Cosimo III dei Medici, con il bando granducale ‘Sopra la Dichiarazione de’ confini delle quattro regioni Chianti, Pomino, Carmignano e Valdarno Superiore’, stabiliva con precisione i territori entro i quali dovevano essere prodotti i vini per ottenere la denominazione corrispondente: una vera e propria Doc ante-litteram. Cosimo III istituì anche le Congregazioni di Vigilanza sulla produzione dei vini, strutture che hanno segnato il primo solco per la definizione degli attuali Consorzi: dovevano infatti controllare il rispetto delle norme di produzione richieste dalla denominazione. Il vino era considerato così rappresentativo del “decoro della Nazione” che occorreva mantenerne alta e tutelarne la qualità. L’eredità di questo rispetto per il territorio e per la qualità dei suoi prodotti è arrivata oggi fino a noi che, posso affermare con orgoglio, ci onoriamo di mantenere, preservare e incrementare”.

Il Chianti Classico, fin dagli albori della sua storia, deve quindi fama e successo soprattutto al dinamismo e alla coesione dei propri produttori: oggi si contano circa 600 aziende, di dimensione ed estrazione diverse, che da oltre novanta anni hanno scelto di far parte di un’associazione consortile.

(di Andrea Cappelli)

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