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sabato 31 agosto 2013

A Montalcino per la 37ª Settimana del Miele

L'Italia del miele: 51 varietà, 75mila apicoltori e 1,1 milioni di alveari. aa Montalcino, dal 6 all'8 settembre, per la XXXVII Settimana del Miele.
MONTALCINO - VAL D'ORCIA: Di corbezzolo, di marruca, di edera; raro come il miele di Barena, frutto della laguna veneta e dei piccoli fiori che compaiono quando si ritira l'alta marea, o più diffuso come quello di girasole: il 2013 è senza dubbio il suo anno grazie ai contributi europei destinati agli agricoltori che si dedicano a questa coltura particolarmente apprezzata dalle api. L'Italia del miele vanta un record
imbattibile: 51 varietà, tutte censite dal ministero dell'Agricoltura, contro le 10, massimo 15 degli altri Paesi. Prodotte lungo tutto lo stivale, isole comprese, ma soprattutto nelle regioni centro settentrionali, in particolare Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte. Meno al sud, nonostante il clima invidiabile. Colpa della minor presenza di apicoltori. L'apicoltura italiana conta 75mila apicoltori, con 1,1 milioni di alveari e un giro d'affari stimato di 70 milioni di euro. Per non parlare del servizio di impollinazione reso all'agricoltura, valutato da 3,5 a 3 miliardi di euro. Eppure, l'Italia riesce a rispondere alla domanda interna di miele da parte di consumatori e industria per il 50%, il resto lo importa, "ma potremmo produrre molto di più, basterebbe che il Governo aiutasse di più gli imprenditori che vogliono mettere su un'impresa di apicoltura: per avviare un'attività di questo genere bastano 30-40mila euro", spiega all'Adnkronos Hubert Ciacci, presidente degli apicoltori di Siena, Arezzo e Grosseto, vice presidente dell'associazione nazionale Città del Miele (che raccoglie 50 tra Comuni, Province e parchi nazionali di tutta Italia) e presidente della Settimana del Miele che sta per aprirsi a Montalcino (dal 6 all'8 settembre). Investendo in apicoltura, potrebbe aumentare la produzione italiana di miele, garanzia di qualità perché "il miele italiano è sottoposto a controlli serrati e a tappeto da parte di Nas, Guardia di Finanza, Asl - aggiunge Ciacci - sui mieli stranieri sono state trovate spesso tracce di antibiotici, che vengono dati alle api per limitare il numero di malattie senza contare il pericolo di assuefazione cui è sottoposto il consumatore che ogni giorno assume miele. E' per questo che facciamo pressione sul ministero della Sanità perché venga controllato soprattutto il miele che viene dalla Cina". Per stare sicuri, meglio leggere l'etichetta e privilegiare confezioni in cui sia riportata chiaramente l'origine geografica e l'indicazione dell'apicoltore che ha prodotto il miele. ''Si va sul sicuro scegliendo quello che in etichetta indica con chiarezza dove, da chi e come è stato prodotto - spiega Hubert Ciacci - ovvero un miele tradizionale italiano, estratto per centrifugazione, che non ha subito trattamenti che possono modificare le sue caratteristiche e, in particolare, non è mai stato riscaldato a temperatura superiore a 40° C''. Sicuro, vario, buono ma anche ricco di proprietà uniche. In risposta alla moda del costosissimo miele di manuka, il cosiddetto 'miele dei vip' che arriva a costare anche 100 euro al kg, l'Italia schiera il miele di melata, il più ricco tra tutti di sali minerali e polifenoli, un antibiotico naturale eccezionale. Questo miele "viene fatto a partire dalle piante resinose, in tutta Italia, laddove si verifica il giusto mix di clima caldo e umido. Una volta era un prodotto di nicchia, ora si trova con più facilità. Da esperto e apicoltore - dice Ciacci- per me il miele di manuka è più una moda che altro, e si potrebbe sostituire benissimo con il miele di melata, che tra l'altro costa decisamente di meno". A Montalcino, in occasione della Settimana del Miele, si potranno trovare tutte le varietà più note e anche quelle più rare: dal miele di spiaggia prodotto nel Parco presidenziale di Migliarino-San Rossore, ottenuto da specie botaniche tipiche della macchia mediterranea, come camuciolo, cisto, tamerice, corbezzolo e pitosforo, al miele di marruca, prodotto solo in alcune buone annate; dal miele di trifoglio, tiglio, erica, al castagno.

PROGRAMMA GENERALE

VENERDÌ 6 SETTEMBRE 2013
ore 10.00 Fortezza - Apertura Mostra Mercato.
ore 18.00 Fortezza - Inaugurazione e consegna del premio Ape d'Oro 2013.

SABATO 7 SETTEMBRE 2013
ore 9:00 Fortezza - Apertura stand Mostra Mercato.
ore 9.30-13.00 Teatro degli Astrusi - Conferenza nazionale.
ore 16.00 Fortezza - Assaggio di mieli italiani con la presenza di esperti degustatori.
ore 17.00 Piazza del Popolo - “Il miele e i prodotti dell’alveare: cibi, bevande, unguenti e curativi nell’uso antico e moderno”. Premiazione elaborati degli alunni della Scuola Elementare di Montalcino.
ore 17.00 Visita guidata presso aziende apistiche locali con la presenza di un apicoltore.
ore 18.00 Teatro degli Astrusi - Premiazione del concorso “Il miele del Sindaco” concorso tra i migliori mieli delle città appartenenti all’associazione nazionale “Città del Miele”.
ore 18.30 Teatro degli Astrusi - Premiazione vincitori del Concorso Internazionale dei mieli “Roberto Franci” 2013.

DOMENICA 8 SETTEMBRE 2013
ore 9.00 Fortezza - Apertura stand Mostra Mercato.
ore 11.00 Sale interne della Fortezza - Minicorso per apprendere le prime nozioni di apicoltura.
ore 16.00 Fortezza - Laboratorio “I gusti del miele” con la presenza di esperti iscritti all’Albo Nazionale.
ore 19.00 Fortezza - Chiusura Mostra Mercato.

Nel pomeriggio dei giorni 7 e 8 Settembre in Piazza del Popolo saranno offerti crogetti con miele. I mieli partecipanti al Concorso Internazionale potranno essere degustati liberamente all’interno della mostra, con la presenza di un esperto assaggiatore. I ristoranti di Montalcino serviranno, nei tre giorni della manifestazione, almeno un piatto a base di miele. I negozi di Montalcino allestiranno le loro vetrine rifacendosi al variopinto mondo delle api.

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