di Federico Del Conte
(VAL D'ORCIA - terra d'eccellenza, n°10)
Non senza qualche incertezza, finalmente, anche quest’anno, è arrivata l’estate. Sinonimo di vacanza, di riposo, di mare, di luoghi esotici, l’estate è il momento per concedersi una pausa dal quotidiano, affaticati dal caldo torrido che scandisce le giornate. Le città si svuotano a vantaggio delle spiagge che
diventano brulicanti di vita e delle montagne che, con i loro boschi, restituiscono un po’ d’aria fresca e pura per il nostro ristoro. Mi è sembrato appropriato, per il momento, di proporre una rubrica più leggera e allo stesso tempo utile. Come spesso ho puntualizzato, ci sono tanti modi di interpretare la medicina e i suoi strumenti. Mettere un punto di sutura per una piccola ferita è ben lontano dal concetto di chirurgia, ma ne fa comunque parte. L’utilizzo di un rimedio Omeopatico per affrontare un disagio momentaneo è ugualmente molto lontano da una terapia omeopatica, ma può comunque dare buoni risultati. Pertanto, in questa rubrica, propongo qualche rimedio omeopatico da utilizzare come aiuto nelle affezioni di cui possiamo essere protagonisti durante il nostro periodo di vacanza. Una sorta di vademecum in ambito omeopatico da prendere sempre in considerazione nel momento in cui non si ha la possibilità di contattare un medico. Nelle rubriche precedenti avevo già proposto l’utilizzo di alcuni rimedi da usare in casi di piccole emergenze come Belladonna, Glonoinum e Hypericum nel caso di tre diverse reazioni ai colpi di calore (citati nell’articolo "Il Calderone delle Medicine Complementari). Questa volta cercherò di suggerire qualche altro rimedio potenzialmente utile. Sempre in una valutazione molto sintomatica e limitata dell’utilizzo del rimedio omeopatico, nel caso di punture di insetti o piccole ferite che facilmente tendono ad infettarsi, può essere utile Ledum Palustre. Ovviamente, non mi riferisco a semplici punture di zanzara, ma al presentarsi di una reazione eccessiva conseguente alla puntura di insetti, in cui si avverte una forte rigonfiamento con tendenza ad infiammarsi e suppurare dopo essersi grattati. La stessa cosa vale per piccole escoriazioni che non guariscono e si infettano facilmente. Un’altro rimedio che può risultare utile nel caso di punture di insetti, quali api o vespe, é Apis mellifica. In questo caso, più che l’evoluzione verso un processo infettivo, come per Ledum, si ha una forte reazione istaminica in cui il gonfiore non coinvolge solo il luogo della puntura, ma l’intera zona (ad esempio mano, coscia, braccio,ecc). Apis può essere usato anche quando si presenta una eccessiva reazione istaminica in genere, per la quale si prova un netto sollievo con l’applicazione di acqua fredda. Nella stessa direzione può essere interessante considerare il rimedio Urtica urens, in cui la reazione istaminica si manifesta con una forma di orticaria dolorosa, che peggiora bagnando la parte. Discostandosi dai problemi cutanei, spesso in estate si è vittime di improvvisi colpi d’aria, che ci sorprendono all’addome o di congestioni dovute all’assunzione di una bevanda troppo fredda. Quando in seguito a questo improvviso freddo all’addome si hanno forti diarree con agitazione può essere indicato l’utilizzo del rimedio Arsenicum album. In montagna capita facilmente di essere sorpresi da improvvisi cambiamenti di tempo e ritornare a casa completamente bagnati e infreddoliti, con la percezione netta del freddo nelle ossa. In questo caso potrebbe essere di maggior aiuto Aconitum napellus. Per coloro che sono particolarmente restii a seguire la terapia tradizionale nel contesto della profilassi antimalarica, rifiutando con veemenza l’utilizzo della Meflochina, della Clorochina e similari, propongo l’utilizzo del Chininum sulfuricum con una posologia assolutamente similare a quella proposta per la profilassi antimalarica e con basse diluizioni. Gran parte di coloro che seguono le medicine complementari, conoscono l’utilizzo dell’Arnica montana in tutti i casi di contusioni o traumi. In realtà questo rimedio può essere usato considerando ogni tipo di trauma acuto, fisico o meno, ad esempio un forte spavento. Per la mia esperienza, trovo interessante anche l’utilizzo della Tintura Madre (TM) oltre che del rimedio omeopatico di Arnica, da applicare con del cotone su contusioni chiuse (senza lesioni cutanee). La TM di Arnica può essere anche molto utile mettendone 50 gocce nella vasca da bagno, questa permetterà di rilassare la muscolatura dopo una giornata di intensa attività fisica. L’unica accortezza importante è di non assumere la TM per bocca in quanto tossica. Ho fatto una piccola carrellata di qualche possibile rimedio omeopatico, che potremmo portare con noi in un qualsiasi viaggio. Molti altri potrebbero risultare utili, come il Chininum arsenicosum in caso di dissenterie, Coccolus per i vari problemi di chinetosi, Bothrops lanceolatus per emorragie della sclera o Vipera berus nel caso di un morso di animale che tenda ad evolvere verso una linfangite. Ben lungi dalla mia intenzione di proporre l’approccio a patologie potenzialmente anche gravi solo attraverso le informazioni di questo scarno vademecum di omeopatia. Il buon senso ci deve sempre guidare nelle nostre azioni, portandoci a chiedere aiuto a chi ne sa di più ogni qual volta sorge un dubbio o si propone un qualche pericolo. Ovviamente, consiglio sempre di usare delle basse diluizioni come 5, 6 o 7 CH in quanto più facilmente gestibili. Al contrario, visto che si pensa ad una assunzione in condizioni acute, la somministrazione deve essere frequente e ravvicinata. In tal senso propongo sempre di mettere 10 granuli in una bottiglia d’acqua e di assumere un piccolo sorso anche ogni 15 min ( può essere sufficiente ogni 30 o 60 min in funzione della gravità della manifestazione) agitando bene ogni volta prima dell’uso. Visto che si sta pensando ad un primo soccorso, i risultati non si devono far attendere più di qualche ora, altrimenti vuol dire che l’interpretazione non era del tutto corretta e poteva esserci un rimedio migliore da usare. In ogni caso, è sempre importante far capo al proprio medico omeopata appena possibile.
(VAL D'ORCIA - terra d'eccellenza, n°10)
Non senza qualche incertezza, finalmente, anche quest’anno, è arrivata l’estate. Sinonimo di vacanza, di riposo, di mare, di luoghi esotici, l’estate è il momento per concedersi una pausa dal quotidiano, affaticati dal caldo torrido che scandisce le giornate. Le città si svuotano a vantaggio delle spiagge che
diventano brulicanti di vita e delle montagne che, con i loro boschi, restituiscono un po’ d’aria fresca e pura per il nostro ristoro. Mi è sembrato appropriato, per il momento, di proporre una rubrica più leggera e allo stesso tempo utile. Come spesso ho puntualizzato, ci sono tanti modi di interpretare la medicina e i suoi strumenti. Mettere un punto di sutura per una piccola ferita è ben lontano dal concetto di chirurgia, ma ne fa comunque parte. L’utilizzo di un rimedio Omeopatico per affrontare un disagio momentaneo è ugualmente molto lontano da una terapia omeopatica, ma può comunque dare buoni risultati. Pertanto, in questa rubrica, propongo qualche rimedio omeopatico da utilizzare come aiuto nelle affezioni di cui possiamo essere protagonisti durante il nostro periodo di vacanza. Una sorta di vademecum in ambito omeopatico da prendere sempre in considerazione nel momento in cui non si ha la possibilità di contattare un medico. Nelle rubriche precedenti avevo già proposto l’utilizzo di alcuni rimedi da usare in casi di piccole emergenze come Belladonna, Glonoinum e Hypericum nel caso di tre diverse reazioni ai colpi di calore (citati nell’articolo "Il Calderone delle Medicine Complementari). Questa volta cercherò di suggerire qualche altro rimedio potenzialmente utile. Sempre in una valutazione molto sintomatica e limitata dell’utilizzo del rimedio omeopatico, nel caso di punture di insetti o piccole ferite che facilmente tendono ad infettarsi, può essere utile Ledum Palustre. Ovviamente, non mi riferisco a semplici punture di zanzara, ma al presentarsi di una reazione eccessiva conseguente alla puntura di insetti, in cui si avverte una forte rigonfiamento con tendenza ad infiammarsi e suppurare dopo essersi grattati. La stessa cosa vale per piccole escoriazioni che non guariscono e si infettano facilmente. Un’altro rimedio che può risultare utile nel caso di punture di insetti, quali api o vespe, é Apis mellifica. In questo caso, più che l’evoluzione verso un processo infettivo, come per Ledum, si ha una forte reazione istaminica in cui il gonfiore non coinvolge solo il luogo della puntura, ma l’intera zona (ad esempio mano, coscia, braccio,ecc). Apis può essere usato anche quando si presenta una eccessiva reazione istaminica in genere, per la quale si prova un netto sollievo con l’applicazione di acqua fredda. Nella stessa direzione può essere interessante considerare il rimedio Urtica urens, in cui la reazione istaminica si manifesta con una forma di orticaria dolorosa, che peggiora bagnando la parte. Discostandosi dai problemi cutanei, spesso in estate si è vittime di improvvisi colpi d’aria, che ci sorprendono all’addome o di congestioni dovute all’assunzione di una bevanda troppo fredda. Quando in seguito a questo improvviso freddo all’addome si hanno forti diarree con agitazione può essere indicato l’utilizzo del rimedio Arsenicum album. In montagna capita facilmente di essere sorpresi da improvvisi cambiamenti di tempo e ritornare a casa completamente bagnati e infreddoliti, con la percezione netta del freddo nelle ossa. In questo caso potrebbe essere di maggior aiuto Aconitum napellus. Per coloro che sono particolarmente restii a seguire la terapia tradizionale nel contesto della profilassi antimalarica, rifiutando con veemenza l’utilizzo della Meflochina, della Clorochina e similari, propongo l’utilizzo del Chininum sulfuricum con una posologia assolutamente similare a quella proposta per la profilassi antimalarica e con basse diluizioni. Gran parte di coloro che seguono le medicine complementari, conoscono l’utilizzo dell’Arnica montana in tutti i casi di contusioni o traumi. In realtà questo rimedio può essere usato considerando ogni tipo di trauma acuto, fisico o meno, ad esempio un forte spavento. Per la mia esperienza, trovo interessante anche l’utilizzo della Tintura Madre (TM) oltre che del rimedio omeopatico di Arnica, da applicare con del cotone su contusioni chiuse (senza lesioni cutanee). La TM di Arnica può essere anche molto utile mettendone 50 gocce nella vasca da bagno, questa permetterà di rilassare la muscolatura dopo una giornata di intensa attività fisica. L’unica accortezza importante è di non assumere la TM per bocca in quanto tossica. Ho fatto una piccola carrellata di qualche possibile rimedio omeopatico, che potremmo portare con noi in un qualsiasi viaggio. Molti altri potrebbero risultare utili, come il Chininum arsenicosum in caso di dissenterie, Coccolus per i vari problemi di chinetosi, Bothrops lanceolatus per emorragie della sclera o Vipera berus nel caso di un morso di animale che tenda ad evolvere verso una linfangite. Ben lungi dalla mia intenzione di proporre l’approccio a patologie potenzialmente anche gravi solo attraverso le informazioni di questo scarno vademecum di omeopatia. Il buon senso ci deve sempre guidare nelle nostre azioni, portandoci a chiedere aiuto a chi ne sa di più ogni qual volta sorge un dubbio o si propone un qualche pericolo. Ovviamente, consiglio sempre di usare delle basse diluizioni come 5, 6 o 7 CH in quanto più facilmente gestibili. Al contrario, visto che si pensa ad una assunzione in condizioni acute, la somministrazione deve essere frequente e ravvicinata. In tal senso propongo sempre di mettere 10 granuli in una bottiglia d’acqua e di assumere un piccolo sorso anche ogni 15 min ( può essere sufficiente ogni 30 o 60 min in funzione della gravità della manifestazione) agitando bene ogni volta prima dell’uso. Visto che si sta pensando ad un primo soccorso, i risultati non si devono far attendere più di qualche ora, altrimenti vuol dire che l’interpretazione non era del tutto corretta e poteva esserci un rimedio migliore da usare. In ogni caso, è sempre importante far capo al proprio medico omeopata appena possibile.
Contatti: FEDERICO DEL CONTE - medico omeopata