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giovedì 10 maggio 2012

L’aglio, un dopante naturale

di Francesco Matteucci          
(VAL D'ORCIA - terra d'eccellenza)
Nella lunghissima ed elaborata costruzione delle piramidi l’Aglio veniva dato agli operai addetti ai lavori quale medicamento con proprietà tonificanti, quasi fosse una sostanza essenziale per la salute degli stessi. Si ritroverà addirittura nelle prime Olimpiadi greche dove gli atleti, ingerendo alcuni spicchi
prima delle prestazioni, trovavano una forza maggiore da usare nelle proprie discipline. Infatti gli stessi organizzatori delle Olimpiadi si videro costretti ad abolire l’ormai consolidato uso di questi bulbi prima delle gare e fu allora che nacque nel mondo atletico, “l’antidoping”. Il metodo, facilmente intuibile, era quello di porsi dinanzi all’atleta prima o dopo la prestazione ed annusare l’alito che usciva dalla bocca. Se puzzava d’aglio era squalificato.
L’Aglio (Allium sativum L.) famiglia Liliaceae è una pianta naturale coltivata da tempi lontanissimi. La sua provenienza è vaga; c’è chi dice (Linneo) che provenga dalla Sicilia, altri dall’Egitto, dalla Cina o India, insomma, da secoli è coltivato tramite semina degli spicchi ricavati dai bulbi perché altrimenti sterile, ed è conosciuto ed apprezzato sicuramente in cucina in mille usi e condimenti.
I bulbi possono essere conservati intrecciandoli in lunghe “reste” in luoghi asciutti e ventilati.
I suoi composti chimici sono i solforati quali l’allicina, ajoeni, tiosulfinati, diallisulfuri, vinilditiine.
Nel bulbo integro i componenti solforati sono rappresentati principalmente da alliina ed infatti, quando questo viene rotto o schiacciato, si libera l’enzima allinasi che subito trasforma l’alliina in acido sulfenico, responsabile del caratteristico cattivo odore.
L’aglio ha una lunghissima tradizione d’uso terapeutico, documentato già cinquemila anni fa. Ippocrate, Aristotele e Plinio raccontano di numerosi impieghi utili alla salute umana e viene citato frequentemente nella Medicina cinese ed egiziana. Oggetto di numerosissimi studi farmacologici e clinici che anche oggi dimostrano  importantissime proprietà curative.
Proprietà: Azione ipertensiva, l’Aglio è un regolatore di pressione arteriosa e, in particolare, riduce la minima attraverso la vasodilatazione capillare; Azione antibiotica, alcune ricerche hanno dimostrato il potere antibiotico dell’Aglio verso i batteri patogeni e la sostanza con tale proprietà è l’allicina che agisce sugli enzimi coinvolti nel metabolismo dei microorganismi; Azione antisettica ed espettorante, l’essenza degli estratti di olio, eliminata per via respiratoria, ha un’azione antisettica, balsamica ed espettorante; Azione su patogeni delle piante, l’azione antibiotica dell’Aglio è accertata su molti patogeni delle piante. L’estratto di Aglio è efficace contro la peronospora delle cucurbitacee e il Fusarium oxysporum del cece; Attività diuretica, il bisolfuro, in fase di eliminazione, esercita un’azione diuretica; Azione sull’apparato gastrointestinale, l’Aglio è un efficace antisettico nelle infezioni acute  e croniche delle mucose intestinali; Azione antitumorale, recenti studi condotti su animali dicono che i solfuri di allile contribuiscono a combattere il cancro al colon; Azione antimicotica, nuove ricerche hanno dimostrato che l’aglio, essendo un battericida e fungicida naturale, combatte la candidosi. La Candida albicans è un fungo  che sta abitualmente nell’intestino umano e che  in presenza di lunghe cure antibiotiche si moltiplica dando disturbi seri come gonfiore addominale, rallentamento della digestione, prurito vaginale con perdite  biancastre; Azione di riduzione colesterolo totale nel sangue, una monografia dell’OMS (Organizzazione Mondiale della sanità, 1999) indica l’Aglio come coadiuvante nella dieta a basso contenuto di colesterolo.
La dose giornaliera da usare come cura è uno spicchio di Aglio che corrisponde approssimativamente a quattro grammi, mentre in farmacia troviamo preparati in pillole, capsule, sciroppi e tinture, a dosi diversificate, con il vantaggio di non lasciare l’alito cattivo perché private della sostanza solforosa.
Da usare con cautela in presenza di ulcera peptica e/o gastriti, in associazione con farmaci antiaggreganti e anticoagulanti ed in fase di allattamento materno, ma soprattutto ... non vi presentate ad un appuntamento galante dopo aver mangiato Aglio.

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