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venerdì 18 marzo 2016

Circolo virtuoso – opportunità e sviluppo possibile nel sud della Toscana

«L’esperienza agricola, agroalimentare di questa parte della Toscana è cruciale per la regione e per il modello agricolo italiano, pronti a investire qui 1 miliardo di euro».
Lo ha detto il ministro per le politiche agricole Maurizio Martina a margine del convegno “Circolo virtuoso – opportunità e sviluppo possibile nel sud della Toscana” svoltosi a Follonica.
«Abbiamo delle disponibilità importanti per i prossimi anni, penso in particolare modo ai fondi europei agricoli che da qui al 2020 ci potranno consentire di impegnare quasi un miliardo di euro per questa regione e questa è un’occasione utilissima per fare il punto e soprattutto per tracciare impegni concreti per i prossimi mesi ed anni».

Il ministro: «Da qui al 2020 abbiamo un miliardo da investire in Toscana» – «Questa è un’area della Toscana potenzialmente straordinaria ma che può essere sempre di più, quindi serve apertura -ha aggiunto il ministro Martina – Quindi connessione con questo territorio, per me che vengo dal di fuori, vuol dire ingaggiare nuove opportunità di connessione con l’Italia ma anche con il mondo, in cui il governo può fare la sua parte. Essere interconnesso ad esempio a livello di viabilità». «Da qui al 2020 abbiamo quasi un miliardo di euro da investire in questi territori per sviluppare progetti importanti in ambito agricolo, molto più di quanto si aveva in passato -ha sottolineato ancora il ministro – È un’occasione d’oro per questa regione. Bisogna lavorare sul piano generazionale ma anche nel modello agricolo primario. Dobbiamo dotarci di strumenti di organizzazione dell’offerta più forti di quelli avuti fino ad oggi. Abbiamo in questo territorio imprese troppo piccole. Non ne faccio una questione dimensionale ma di capacità di ingaggiare un progetto di impresa. La scommessa che vorrei fare è quella di fare della Toscana uno dei laboratori fondamentali dell’innovazione degli strumenti dell’aggregazione dei progetti di impresa. La storia della Toscana su queste leve può creare nuove leve che io ritengo sono determinanti».

Il governatore Rossi: «La regione deve essere pronta a finanziare industrie per la trasformazione di prodotti agricoli» – Al convegno è intervenuto anche il governatore della Toscana, Enrico Rossi (foto in alto a destra). «C’è una vocazione industriale di tutta questa realtà, turistica in cui mi piace sentire oggi le parole del ministro Martina. Credo che la regione debba essere pronta a finanziare, favorire e supportare, industrie per la trasformazione di prodotti agricoli. Su questo siamo aperti, si possono utilizzare anche i fondi comunitari. Su questa materia un avvallo anche del governo potrebbe essere una spinta in più. C’è tanto da dire sulle opportunità di sviluppo nel Sud della Toscana ma qualcosa si è mosso come ad esempio questa vecchia Fonderia dove si svolge in dibattito e che diventato per il turismo un punto di riferimento importante per Follonica soprattutto nel periodo turistico. Qui la regione ha investito molto per tutta l’area, è intenzionata ancora a farlo, c’è Piombino dove le cose si sono mosse in modo significativo e positivo. Nonostante i problemi e le difficoltà io credo che si vedranno e si stanno vedendo risultati importanti nell’interesse non solo dell’imprenditore algerino ma anche di altre imprese. Di positivo poi c’è il fatto che, con qualche difficoltà ma si stanno concludendo il penultimo lotto di lavori per la Grosseto-Siena. Sono stati stanziati altri 250 milioni, proprio nella giornata di mercoledì vedrò il presidente dell’Anas, ed inoltre anche il collegamento a tre corsie con Siena credo che possa valorizzare ancora di più la costa grossetana anche in funzione dello sviluppo delle industrie di trasformazione agro-alimentari. Ed infine tutti sanno che c’è un mio impegno importante per le quattro corsie per le autostrade. Sono stato a trovare il ministro Delrio, abbiamo rapporti con il suo ministero, aspettiamo che si completi rapidamente la convenzione. Mi risulta che società autostrade per l’Italia sta progettando, qualcosa, anche se forse troppo lentamente, si sta muovendo».

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