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venerdì 4 marzo 2016

Brunello di Montalcino, dimostrata l'origine del Sangiovese

Uno studio del Crea indica come genitori putativi il Ciliegiolo e il Negrodolce.
L’origine meridionale del Sangiovese, in seguito alla diffusione della viticoltura dalla Grecia verso l’Europa occidentale, è stata dimostrata dai ricercatori del Crea. Solo più tardi il Sangiovese, selezionato e coltivato nell’Italia meridionale, è certamente approdato in Toscana, anche nel comprensorio di Montalcino, divenendo uno dei più diffusi e importanti vitigni italiani a livello mondiale. Tutto questo è stato possibile analizzando le relazioni di parentela 'padre-figlio' attraverso
l’utilizzo di differenti approcci come ampelografia, ricerche storiche e caratterizzazione molecolare.

Il lavoro presentato da Marica Gasparro, ricercatrice del Crea Viticoltura ed Enologia di Turi (Ba), ha avuto lo scopo di scoprire il pedigree del Sangiovese. Analizzando la collezione di germoplasma viticolo, sono stati individuati due genitori putativi del Sangiovese: il Ciliegiolo e il Negrodolce, un’antica varietà recuperata nella Puglia meridionale, considerata perduta nel secolo scorso. Inoltre, i ricercatori hanno riscontrato che tre varietà di vini recuperate in Calabria e in Sicilia (Gaglioppo di Cirò, Mantonicone e Nerello Mascalese) derivano dall’incrocio con il Sangiovese.

Con questo studio "Le origini del Sangiovese: dal sud Italia a Montalcino e oltre …", Marica Gasparro si è aggiudicata il diploma di eccellenza scientifica, riservato al secondo classificato del Premio Internazionale Brunello di Montalcino Case Basse Soldera per giovani ricercatori under 35 edizione 2015.

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