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martedì 22 ottobre 2013

Grandi guide d'accordo. 3 vini toscani tra i top 5 italiani

Bolgheri Sassicaia 2009 Tenuta San Guido, Brunello di Montalcino Riserva 2007 Biondi Santi e Il Caberlot 2010 de Il Carnasciale, insieme a Barolo Villero Riserva 2006 Vietti e Primitivo di Manduria Es 2011 Gianfranco Fino, costituiscono il “quintetto” dei migliori all’All Star Game del vino italiano, ovvero, i vini che mettono d’accordo le guide
2014 de L’Espresso, Gambero Rosso, Ais-Bibenda, Veronelli e Slow Food,
VAL D'ORCIA & DINTORNI: Tre vini toscani, Bolgheri Sassicaia 2009 Tenuta San Guido, Brunello di Montalcino Riserva 2007 Biondi Santi e Il Caberlot 2010 de Il Carnasciale, insieme a Barolo Villero Riserva 2006 Vietti e Primitivo di Manduria Es 2011 Gianfranco Fino, costituiscono il “quintetto” dei migliori all’All Star Game del vino italiano, ovvero, i vini che mettono d’accordo le guide 2014 de L’Espresso, Gambero Rosso, Ais-Bibenda, Veronelli e Slow Food, che misurano lo stato di salute enoico del Belpaese, in una sorta di “partita delle stelle” annuale, fissato nell’analisi di www.winenews.it, uno dei siti più seguiti nel mondo del vino italiano. Cinque vini che fotografano, al di là dei commenti nati attorno alle scelte generali dei vari team di degustazione, lo stato dell’arte del vino italiano che punta sui classici sia in termini di marchi che in fatto di vini. Tra le tre etichette toscane, due sono decisamente ben assortite: da una parte, il super classico Brunello Riserva di Biondi Santi, e, dall’altra, il particolare Caberlot, un Supertuscan, si sarebbe detto qualche anno fa, a base di un incrocio naturale fra Cabernet Franc e Merlot. Classico e immancabile il Sassicaia, elegante e intramontabile. Piemontese di razza il Barolo Villero di Vietti, in perfetto equilibrio tra tradizione e modernità. Da poco ai vertici, ma con costanza e autorevolezza, il Primitivo di Manduria di Gianfranco Fino.
Il risultato emerge dal semplice incrocio delle liste dei migliori, redatte dalle guide 2014, senza, evidentemente, scendere nel dettaglio delle specifiche modalità di valutazione, adottato dai vari team di assaggio (per la guida Vini d’Italia
“Gambero Rosso”, i “Tre Bicchieri”; per la guida Vini d’Italia de “L’Espresso”, le “Cinque Bottiglie”; per la guida “I Vini di Veronelli”, le “Tre Stelle”, per la Guida “Duemilavini” di Ais/Bibenda, i “Cinque Grappoli”; per la guida di Slow Food “Slow Wine”, i “Grandi Vini”, cioè quelli che rappresentano il meglio dal punto di vista organolettico).

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