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lunedì 16 settembre 2013

Sapori d'Orcia

di Enzo Vizzari
In un antico borgo del senese, una trattoria moderna in cui il cuoco Enrico Bartolini firma una cucina toscaneggiante. Ma senza frontiere.
ROCCA D'ORCIA - VAL D'ORCIA: Metti un imprenditore tanto abile nell'industria quanto
visionario e amante forsennato della terra. Metti un borgo incantato, mille anni di storia, nel cuore vergine della Toscana. E metti uno dei più brillanti purosangue della nuova cucina italiana. Che cosa ne esce? Una "trattoria"di qualità e personalità pressoché uniche.

L'imprenditore si chiama Pasquale Forte, anima di una piccola e preziosa multinazionale della meccanica elettronica, con quartier generale nel Comasco e stabilimenti in Turchia, Brasile e Cina, e poi creatore del Podere Forte, 140 ettari a Castiglione d'Orcia, investimenti per un numero imprecisato ma cospicuo di milioni, vino, olio, farine, mieli, Cinta senese, Chianina, polli di razza Valdarno… e tutto quello che può restituire una terra nobile e generosa quando è amata e coltivata con le tecniche più rispettose.

Il borgo è Rocca d'Orcia, sperone che domina strategicamente la Valle dell'Orcia, tre chiese e, oggi, una cinquantina di residenti. Il cuoco è Enrico Bartolini, del ristorante omonimo del Devero Hotel di Cavenago, e, dall'anno scorso, "firma" della cucina di Perillà, trattoria moderna con annessa enoteca (Perinquà), bottega di artigianato toscano (Riamà) e spazio espositivo (Spazio Se).

Salire a Rocca d'Orcia fa bene non solo alla mente ma anche al palato, perché la cucina che il giovane Federico Sgorbini realizza sullo spartito di Bartolini è buona, intelligente, fine e al contempo di sostanza. È toscaneggiante senza forzature e aperta al buono senza frontiere, garantita nella selezione dei prodotti, perlopiù di casa.

L'alternativa ai grandi salumi che Massimo Spigaroli appronta con i maiali del Podere, possono essere il paté di fegatini di cappone, la battuta di Chianina con gelato di senape o, squisita e disarmante, la tartare di pomodorini vesuviani con pesto, olive taggiasche e menta. Dopo, "benfatti" di ricotta e spinaci, pici all'amatriciana o mezzi paccheri con ragù bianco di coniglio e pecorino.
Tra i secondi, piccione glassato, animelle al salto, tagliata di Chianina. Per chiudere, cheesecake in versione toscana.
Saggia e varia la carta dei vini, menu degustazione di sei portate a 45 euro, alla carta anche meno di 40. Trovarne, "trattorie" così.

Perillà Osteria,
Rocca d'Orcia (Si) Via Borgo Maestro 72
tel. 0577.887263
Chiuso lunedì, martedì a pranzo

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