Val d'Orcia Holiday
Agriturismi, case vacanza, B&B, SPA, hotel, castelli e ville
X
Italian English French German Japanese Portuguese Russian Spanish
GUSTO AMBIENTE CULTURA EVENTI SOCIETà

Ricettività
Attività
Tour

lunedì 15 luglio 2013

Lo Zafferano, ricco oro rosso dai mille usi

di Francesco Matteucci        
(VAL D'ORCIA - terra d'eccellenza, n°10)
In alcuni paesi che si affacciano sulla via Francigena coltivare zafferano era sicura fonte di guadagno poiché questa droga, ricercatissima da secoli, era spezia di scambio e di facile commercio per le sue proprietà culinarie e curative. Dunque fonte di arricchimento per alcune città come San Gimignano ed altre ancora che avevano la possibilità di produrne in buone quantità, tanto che negli archivi storici di Montalcino esistono documenti ove si fa
preciso riferimento alle abbondanti produzioni ricavate in special modo sugli aridi terrazzamenti collinari, insieme ad olivastre  e rari filari di viti e se si pensa che per ottenere 7-8 grammi di droga secca occorrono 1000 fiori, grandissimo doveva essere l’areale a coltura.  Proprio con i rossastri stigmi staccati dal fiore a sei tepali di color violetto, freschi o meglio essiccati, si preparava quassù un piatto povero, la trippa con pezzetti di callo dello zampo di chianina, che la rende più collosa e delicata, cucinata esclusivamente con lo zafferano, rendendo così un piatto dal colore giallastro, buonissimo e profumato ed anche oggi in molte famiglie autoctone si continua a cucinare la trippa solo con questa deliziosa ed antica ricetta. Mia zia Ernesta ne seminava i bulbi sui bordi dei muri dell’orto in buona quantità tanto da essere usato anche per fare dei risotti prelibati, scoprendo solo molto più tardi che quel piatto era uguale al risotto allo zafferano lombardo.
Crocus sativus L. è una pianta iridacea della classe Monocotiledoni, sterile, che si riproduce solo per via agamica (bulbo); poco si adatta ai climi piovosi, con rese bassissime e costosissime per la sua lavorazione esclusivamente manuale. E’ maggiormente conosciuto ed utilizzato quasi esclusivamente come spezia dai primi piatti fino ai dolci, anche perché non contiene calorie, dà colore ai piatti esaltandone i sapori.
Della droga sono stati identificati circa 150 composti dei quali 34 sostanze volatili che contribuiscono alla composizione del tipico aroma. La polvere di zafferano è ricchissima di carotenoidi tra cui caroteni e zeaxantina. Le molecole fino ad oggi studiate e di cui sono state dimostrate le proprietà sono quattro e cioè la picrocrocina,, safranale, alfa crocina e crocetina.
Ha proprietà antiossidanti, antidepressive ed afrodisiache, cosi che, oltre ad essere assunto insieme alle pietanze, lo si può trovare in farmacia od erboristeria sotto forma di tisane, estratti secchi ed oli essenziali.
Lo zafferano è riconoscibilissimo per alcune proprietà organolettiche quali il colore rossastro, l’aroma intenso ed il gusto deciso e queste sue caratteristiche derivano dalla composizione di carotenoidi che danno colore oltre che proteggere le cellule con funzioni addirittura antitumorali; la picrocrocina, da il sapore amarognolo, il safranale dà all’olio essenziale l’odore acre ed intenso, la vitamina B1 e B2 sono utili al metabolismo ed aiutano lo scambio di ossigeno per le cellule.
I suoi principi attivi sono curativi per i disturbi della sfera emotiva come depressione e stress. Allevia notevolmente le patologie depressive, aiuta a calmare gli sbalzi di umore soprattutto durante il periodo premestruale. Il safranale e la crocina contenuti nello zafferano agiscono sull’incremento dei neurotrasmettitori come la serotonina e la dopamina nei momenti in cui gli stati depressivi ne riducono il buon funzionamento. Abbassa il livello dello stress influendo favorevolmente sulle attività cerebrali, è coadiuvante per la memoria perché le sue sostanze, specialmente i carotenoidi, aumentano i processi fisiologici che aiutano a ricordare le cose accadute o che si apprendono al momento e sembra avere la capacità di prevenire alcune forme di Alzheimer.
E’ usato come digestivo e se ne consiglia l’uso soprattutto per chi soffre di gastrite. Grazie alle vitamine del gruppo B si ha un’accelerazione del metabolismo digestivo favorendone l’assorbimento dei grassi. Diminuisce la pressione sanguigna con conseguente abbassamento     dell’ipertensione e ipercolesterolemia per le poche calorie contenute e per la capacità di fluidificare il sangue; ha proprietà disintossicanti ed antiinfiammatorie grazie alla curcumina contenuta, con potere simile al cortisone nel placare infiammazioni reumatoidi.  Lo zafferano, aumentando la produzione di serotonina, diventa afrodisiaco dando così maggiore stimolo al desiderio sessuale. Egizi e Romani che sin dall’antichità ne facevano buon uso in cucina, in medicina e in cosmesi, già allora non sottovalutavano gli effetti collaterali se assunto ad alte dosi: l’olio essenziale è abortivo, quindi da evitare in gravidanza e per l’uso sui bambini non vi sono notizie certe anche perché ad oggi non esistono ricerche che ne dimostrino l’innocuità.

News

News

Last five