Val d'Orcia Holiday
Agriturismi, case vacanza, B&B, SPA, hotel, castelli e ville
X
Italian English French German Japanese Portuguese Russian Spanish
GUSTO AMBIENTE CULTURA EVENTI SOCIETà

Ricettività
Attività
Tour

mercoledì 19 dicembre 2012

Brunello nelle fogne, arrestato ex dipendente. Alla base diverbi e gelosie

Ad incastrarlo, oltre alle testimonianze, anche un'intercettazione ambientale di una telefonata fatta al nipote: l'uomo era in auto e al telefono avrebbe raccontato di aver lavato i pantaloni.
ANSA: E' stato arrestato un ex dipendente dell'azienda vinicola "Case Basse" di Montalcino: secondo le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura di Siena, sarebbe stato lui a versare nelle fogne circa 600 ettolitri di vino destinato a diventare Brunello.
In una nota dei carabinieri del comando provinciale di Siena il
cui nucleo investigativo, insieme ai colleghi di Montalcino, ha effettuato ieri sera l'arresto, in esecuzione di misura cautelare disposta dal gip senese Bruno Bellini, si spiega che il reato è quello di sabotaggio.
L'arrestato, un romano di 39 anni, A.D., già conosciuto alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio, spiegano sempre i militari, sarebbe stato "mosso da vecchi rancori" nei confronti del suo ex titolare: tra i motivi, "quello dell'aver preferito un altro dipendente nell'assegnazione di un alloggio di pertinenza dell'azienda".
La scoperta dell'atto vandalico risale al 3 dicembre scorso: chi ha agito, dopo essere entrato nella cantina di Case Basse, aveva aperto i rubinetti delle botti facendo defluire nelle fogne 600 ettolitri di Brunello, distruggendo l'intera produzione di vino dal 2007 al 2012.
Le indagini, coordinate dal pm Aldo Natalini, inizialmente si erano indirizzate su varie ipotesi investigative "per poi convergere su quella che ha portato all'arresto dell'odierno indagato nei cui confronti venivano raccolti molteplici e concreti elementi di responsabilità in ordine al contestato reato di sabotaggio".

Ecco chi è
Ci sarebbero stati diversi diverbi in precedenza tra Andrea Di Gisi, 39 anni, l'uomo accusato di aver sversato per vendetta 600 ettolitri di Brunello nelle fogne, e Gianfranco Soldera, il titolare dell'azienda Case Basse dove l'uomo aveva lavorato.
Uno, in particolare, all'inizio del settembre scorso, dopo il quale l'uomo non avrebbe più lavorato nell'azienda.
Prima di allora, a giugno, era stato redarguito perché non aveva lubrificato adeguatamente un mezzo aziendale che si era rotto. E' quanto ricostruito dai carabinieri, ascoltando anche alcuni suoi ex colleghi. A questo si sarebbe aggiunta l'invidia nei confronti degli altri dipendenti che avevano ottenuto da Soldera un mini alloggio.
I reati che gli sono stati contestati sono violazione di domicilio aggravata e sabotaggio aziendale. L'uomo si trova ora nel carcere senese di Santo Spirito e domani sarà interrogato.
Ad incastrarlo, oltre alle testimonianze, anche un'intercettazione ambientale di una telefonata fatta al nipote: l'uomo era in auto e al telefono avrebbe raccontato di aver lavato i pantaloni che indossava la sera dell'atto vandalico sostenendo che, in fondo, si trattava di vino e che il lavaggio ne avrebbe tolto le tracce più facilmente di quanto accade per il sangue.
Adesso i Ris di Roma stanno compiendo accertamenti irripetibili sui jeans dell'uomo per estrapolare tracce di vino rosso individuandone il profilo polifenolico. I pantaloni erano stati trovati insieme ai calzini nella lavatrice all'interno dell'abitazione a Torrenieri, frazione di Montalcino, il mercoledì dopo il sabotaggio.
L'uomo si era disfatto degli indumenti subito dopo aver aperto i rubinetti e poi si era spostato in auto a Roma. A suo carico numerosi precedenti penali tra cui furto, tentato furto, ricettazione e danneggiamenti.

News

News

Last five