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venerdì 12 agosto 2011

Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia: entro dicembre il via libera definitivo

tratto da: (www.sienafree.it)
“L’Unione dei Comuni dell’Amiata Val d’Orcia sarà operativa entro la fine del 2011, dopo i passaggi istituzionali previsti dalla normativa regionale”. Lo annuncia Giuliano Simonetti, presidente della Comunità montana Amiata Val d’Orcia facendo il punto sulla trasformazione in corso, che porterà alla
gestione associata di servizi e funzioni fondamentali da parte di cinque Comuni dell’area: Abbadia San Salvatore, Castiglione d’Orcia, Piancastagnaio, Radicofani e San Quirico d’Orcia.
Lo stato dell’arte. “I cinque Comuni - spiega Simonetti - hanno già deliberato l’approvazione dello Statuto, che prevede la formazione di due organi dell’Unione dei Comuni: un’assemblea, composta dai sindaci e da un consigliere di maggioranza e uno di minoranza per ogni comune, e una giunta esecutiva, con i cinque sindaci, di cui uno svolgerà le funzioni di presidente. Non è prevista alcuna indennità di carica e anche gli organi attuali della Comunità montana - l’assemblea, la giunta e il presidente - non ne percepiscono dal giugno del 2010. La campagna in essere sui costi della politica, quindi, non può e non deve chiamare in causa in maniera illegittima le comunità montane e le unioni dei comuni”.
“Nella seconda metà di agosto - continua Simonetti - le delibere approvate diventeranno esecutive e la documentazione sarà trasmessa alla Regione che, con un proprio decreto, ai sensi della legge regionale 37 del 2008, chiederà ai comuni di nominare formalmente i consiglieri per l’assemblea. Lo stesso decreto metterà in liquidazione la Comunità montana, nominando il commissario liquidatore. Con la legge sulla manovra economica approvata recentemente dal Parlamento, inoltre, è stato dato il via libera all’attuazione della legge 122 del 2010, che impone ai comuni sotto i 3mila o i 5mila abitanti di gestire insieme le funzioni fondamentali. Anche Castiglione d’Orcia, Radicofani e San Quirico d’Orcia dovranno adeguarsi a questa norma e decidere quali funzioni fondamentali attivare in forma associata dal 31 dicembre 2011, come, peraltro, già previsto dall’attuale normativa regionale.
Ultimi passaggi. “La conferenza dei sindaci - aggiunge Simonetti - tornerà a riunirsi entro la fine del mese per fare il punto della situazione rispetto all’iter di riforma istituzionale contenuto nella proposta di legge regionale attualmente in discussione nelle Commissioni del Consiglio regionale toscano, la cui approvazione è prevista nel prossimo mese di settembre e che potrebbe portare a una revisione dello Statuto per l’Unione dei Comuni. Il percorso di costituzione dell’Unione dei Comuni è stato piuttosto complesso, ma al suo termine sarà un’istituzione voluta e gestita dai comuni. L’associazione delle funzioni fondamentali cambierà la fisionomia dei comuni, in particolare, di quelli più piccoli, anche nella loro organizzazione interna. Questo elemento dovrà essere valutato dai sindaci, che dovranno promuovere un’informazione e un confronto capillare con la cittadinanza, oltre che con le rispettive strutture comunali”.
Saluti e ringraziamenti. “Il mio ruolo - conclude Simonetti - terminerà a breve con la costituzione dell’Unione dei comuni e la liquidazione della comunità montana, che guido dal febbraio del 2005. In attesa della conclusione dell’intero percorso, vorrei ringraziare tutti i sindaci e le amministrazioni comunali, che, con la loro costante collaborazione, hanno consentito di fare passi in avanti importanti verso questo risultato, oltre all’intera struttura della Comunità montana, dalla quale ho avuto piena collaborazione, e che ritengo possa essere un patrimonio significativo per la futura Unione dei comuni e un valido supporto al sistema delle istituzioni locali della provincia di Siena”.

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