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giovedì 21 maggio 2015

Il Patto 2000: 65 milioni di Euro a fondo perduto per Valdichiana, Trasimeno, l’Orvietano Amiata-Val d’Orcia

I Sindaci di due Regioni e tre Province elogiano il lavoro svolto dal consorzio Siena.
VAL D'ORCIA & DINTORNI: “Un chiaro riconoscimento della bontà del lavoro svolto fin qui, ma soprattutto delle nuove opportunità che si stanno aprendo in tema di infrastrutturazione pubblica e privata ai fini dello sviluppo economico. E’ quello che arriva da alcuni Sindaci dell’area di competenza del Patto Territoriale Interregionale VATO, di cui la
società Patto 2000 è Soggetto Responsabile. “L’esperienza di Patto 2000 non solo ha avuto (e continua ad avere) un impatto positivo per i soci” – afferma il Sindaco di Montepulciano Andrea Rossi, che è anche Presidente dell’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese – “ma proprio ora conosce un fase di rafforzamento e di ulteriore rilancio che prelude ad una nuova stagione di sviluppo integrato per l’area del Patto Territoriale Valdichiana – Amiata – Trasimeno – Orvietano. Una struttura operativa, quella del Patto, che si sta qualificando ulteriormente attraverso le convenzioni sottoscritte con l’Agenzia di Sviluppo APEA e con il Prof. Matteo Caroli, ordinario della LUISS ed esperto di marketing territoriale.

L’obiettivo principale in questo momento è quello di caratterizzare l’area VATO come un’area capace di generare una progettazione integrata sostenuta da una strategia comune. Un percorso di sviluppo condiviso che, un cda riconfermato, guiderà con la necessaria efficacia”.
“E’ recentissima la notizia dell’arrivo di ulteriori risorse statali che vanno ad aggiungersi a quelle, ingenti (circa € 6,1 milioni), già ottenute negli ultimi due anni. Resta ferma la considerazione – prosegue Rossi – che ogni socio è libero di compiere le proprie scelte e se non considera strategica la propria partecipazione, può mettere a disposizione le quote. Ma di fronte alle opportunità dei nuovi investimenti che si profilano, sarebbe una scelta miope”.

Dalle ultime rimodulazioni di risorse è arrivato un importante contributo allo sviluppo della viabilità dolce nella zona Amiata-Valdorcia, compresa quella dalla via Francigena, come riconosce il Sindaco di Castiglione d’Orcia, nonché Presidente dell’Unione dei Comuni di quel territorio, Claudio Galletti: “Sono stati appena decretati, nell’ambito del Patto VATO, circa 630 mila euro di risorse per lo sviluppo del sistema turistico dell’area, che, in un contesto di ristrettezze economiche comunali come quello che stiamo attraversando, rappresentano qualcosa di straordinariamente importante. Dietro a ciò c’è stato un lavoro collettivo significativo da parte delle istituzioni ed in particolare del management della società. E non per ultimo c’è stata la professionalità di un struttura interna che, pur limitata numericamente, ha saputo maturare e mettere a profitto un’importante esperienza di assistenza ai Comuni e alle imprese”.

“Non essersi arresi in momenti difficili, quando la società sembrava solo destinata a chiudere” prosegue Galletti  “conduce oggi a raccogliere i risultati della caparbietà nell’interesse di un intero territorio che vuole accrescere la propria competitività. Perché è a quello che dobbiamo puntare, ogni altra considerazione viene in secondo piano”. Apprezzamenti per il lavoro svolto dalla società arrivano anche dal fronte umbro con il Sindaco di Orvieto e coordinatore dei comuni dell’orvietano Giuseppe Germani secondo il quale “ è palese come il lavoro compiuto dalla società sia stato estremamente positivo e come possa essere di esempio anche per altre realtà e per tutti noi amministratori”. Per Germani infatti “è da questa esperienza, in questo contesto d’area così vasto da mettere insieme territori di tre province e due regioni, che possiamo avere la forza per rilanciare un ruolo collettivo capace di valorizzare unitariamente lo straordinario patrimonio di questa area, pur nel rispetto delle nostre specificità e delle nostre differenze. Siamo ormai dentro a Expo 2015 e, come previsto nel programma della società, metteremo in piedi un sistema di iniziative  in grado di dare visibilità a questo territorio: sarà una grande opportunità di crescita per tutti. La scelta di dare continuità gestionale in questa fase, non rincorrendo il cambiamento per il cambiamento, risponde proprio all’esigenza di non perdere opportunità in un momento cruciale”.

In questi anni il Patto Territoriale ha permesso lo sviluppo, tra gli altri, di un importante progetto turistico d’area come quello della valorizzazione dell’ex Aeroporto Eletueri di Castiglione del Lago, con ben 1,5 milioni di euro assegnati nel corso di tre rimodulazioni. Un progetto che interessa tutta l’area del Trasimeno, a dimostrazione di una strategia politica condivisa.
“Possiamo dire che, finalmente, la Società Patto 2000 S.C. a R.L. prende una direzione che molti hanno auspicato negli anni” – riconosce Sergio Batino, Sindaco di Castigione del Lago – “ovvero aprire un dialogo progettuale tra le aree delle Toscana e dell’Umbria. Finalmente lavoriamo a un progetto di area e questa mi sembra la cosa più importante, e di ciò dobbiamo dare merito a chi ha guidato e fatto questo lavoro, oltre ovviamente al compito di portarlo a compimento, con pieno mandato, ma ovviamente anche con tutta la responsabilità che comporta. In una società partecipata si fa così: si giudicano i risultati ed a farlo sono i soci. E quelli di Patto 2000 vanno nella giusta direzione”.

In linea con le considerazioni fatte dagli altri Sindaci anche quelle del primo cittadino di Corciano Cristian Betti: “Il Patto 2000 sta diventando un punto di riferimento per i Comuni del territorio, ma soprattutto è diventato un riferimento importante per l’attuazione delle politiche del Ministero dello Sviluppo Economico in questa parte dell’Italia Centrale. Grazie anche al ruolo assunto dal Presidente Ciarini nel cda di ANPACA, Organizzazione Nazionale dei Patti Territoriali e conseguentemente nel tavolo tecnico del Ministero, riusciamo ad essere al centro di quel processo di rivisitazione dello strumento dei Patti Territoriali che consentirà di riattivare importanti risorse da destinare a quei territori che ben hanno operato fino ad oggi. E l’area VATO, essendo uno di quelli, dovrà cogliere l’occasione nella continuità del lavoro svolto. Avanti così con determinazione”.

(tratto da: www.i-siena.it)

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