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mercoledì 18 marzo 2015

"La rosa violata" in libreria il primo libro di Beppe Briganti

I montalcinesi possono vantare da ora in avanti di avere un altro scrittore che, se non ilcinese di nascita, ormai lo è di adozione.
MONTALCINO - VAL D'ORCIA: Si tratta di Beppe Briganti, nato a Taranto il 5 giugno del 1969, attualmente vive a Montalcino. Di professione meccanico, restauratore di mobili per passione, nel tempo libero ama scrivere raccontando storie. Il suo primo romanzo, uscito qualche giorno fa, si intitola  “La rosa violata”, un giallo dalle tinte forti ambientato dalle parti di Taranto Abbiamo colto l’occasione per rivolgere
Beppe qualche domanda. Davanti ad una tazza di thè iniziamo così una piacevole chiacchierata, nella speranza che  aiuti a conoscere meglio o scoprire questo talentuoso scrittore.

Come è iniziata la tua passione per la scrittura?
Mi è sempre piaciuta  l’idea di scrivere una storia, ma non mi sono mai deciso a cominciare. E’’ stata un’angosciante vicenda che mi è capitata, a far scattare la molla” ed ho buttato giù qualche pagina dove ho esternato tutti i miei sentimenti. Queste pagine le feci leggere, così per gioco, ad uno scrittore di mia conoscenza. La sua valutazione, i suoi incoraggiamenti e i suoi consigli mi hanno stimolato a continuare.

Quali sono gli scrittori che ti hanno maggiormente influenzato?
Soprattutto Mary Higgins Clark, ho letto quasi tutti i suoi gialli e mi sono piaciuti. Ma soprattutto Andrea Camilleri per i suoi magnifici racconti e l’uso del dialetto siciliano. La Rosa Violata è un crescendo di vicissitudini, sempre più strette e appassionanti.

A quale personaggio sei più legato e qual’è stato quello più difficile?
Mi sento legato a tre personaggi: Bo Mezzaspina, il maresciallo Saccia e Aldo Sarchione. A Bo Mezzaspina per la sua passione dei motori, che appare a volte duro ma in fondo è una persona sensibile e umana. Al maresciallo Saccia perché  dimentico spesso i cognomi e uso  nomignoli come fa il personaggio. Ad Aldo Sarchione per la sua ingenuità e non aggiungo altro… Per gli altri personaggi non ho avuto nessuna difficoltà. E’ stato difficile, più che altro, seguire la prassi delle indagini.

La vicenda ha origine nella tua terra natia, Talsano nella provincia di Taranto, poi c’è un viaggio che si intreccia alle storie turbolente dei vari protagonisti, perché tutti hanno una storia complicata da raccontare. Oltre al dialetto, quanto c’è del carattere pugliese nei personaggi?
Innanzitutto ho voluto differenziare totalmente i personaggi uno dall’altro. In tutti c’è del carattere pugliese di qualche anno fa, ma contemporaneamente in alcuni c’è anche la realtà che accade nel mondo. Ho detto di qualche anno fa” perché  fino a qualche anno fa c’era un attaccamento particolare per la famiglia e l’amicizia, ma negli ultimi anni, purtroppo, questi valori si stanno lentamente deteriorando.

Pensi di portarti dietro qualche personaggio nel prossimo libro, oppure stai pensando ad una storia completamente nuova?
Il prossimo romanzo è in lista d’attesa per la pubblicazione ed è intitolato “Legato giù in cantina”!. Si tratta di un thriller sempre ambientato a Talsano. E’ una storia nuova ma ho portato dietro alcuni personaggi del primo romanzo, come il maresciallo Saccia, il brigadiere Manetti e l’appuntato Frado, i ragazzi della comitiva e, a chi ha letto “La rosa violata” lascio immaginare quello che accade con il protagonista maschile, Aldo Sarchione.

Vedo che fai molti incontri con il pubblico nelle librerie di tutta Italia, ci sono state domande particolari che ti hanno sorpreso?
Domande particolari che mi hanno sorpreso fino ad ora non ci sono state, ma alcuni mi fanno spesso la solita osservazione: se è un libro autobiografico. Anche se il protagonista è un meccanico come lo sono io e mi sono ispirato in alcuni tratti dell’intrigo ad una vicenda realmente accadutami sei anni fa, la storia è totalmente inventata.

Quando sono i prossimi incontri?
Dopo quelli già avvenuti  alla Feltrinelli di Pescara , all’Osteria di San Quirico organizzato dalla libreria Dulcinea di San Quirico D’Orcia, alla libreria Koob di Roma, il prossimo incontro è previsto presso la sede Arci di Talsano il 29 marzo. Sono invece da confermare a Perugia, Siena, Pisa, Grosseto, Ascoli Piceno e Modena.

Complimenti per il romanzo e, come su usa dire,…ad maiora!

(di Roberto  Cappelli)

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