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lunedì 30 giugno 2014

Mauro Andreini. Terre di nessuno

Apre martedì 1 Luglio la mostra  “Terre di Nessuno”, una raccolta di acquerelli e fotovisioni di Mauro Andreini presentata, con un originale allestimento, nelle suggestive sale dello storico Palagio di Parte Guelfa a Firenze, patrocinata dal Comune di Firenze e dai comuni di Montalcino e di Montale.

VAL D'ORCIA & DINTORNI: La mostra sarà visitabile dal 1 al 14 luglio, mentre la presentazione pubblica avverrà venerdì 4, dalle ore 16. L’autore, architetto e disegnatore, è originario di Montalcino di quelle terre i cui scorci paesaggistici non sembrano mai averlo abbandonato segnando tutta la sua produzione artistica. Esordì a Firenze anni fa sotto l’egida di Giovanni Klaus Koenig e oggi ritorna con la presentazione al pubblico di “Terre di Nessuno”, una selezione di circa 300 acquerelli realizzati tra il 2007 e il 2013, ordinati in mostra secondo un’ideale percorso di visita suddiviso in otto tappe, corrispondenti ad altrettante sezioni tematiche.

L’introduzione alla mostra è affidata a “Nova Atlantide”, una sintesi della raccolta omonima, realizzata negli anni ’90 e qui presente a documentare il punto di partenza della ricerca dell’autore. Un atlante di luoghi, ispirati dal mistero della città scomparsa di Atlantide, suddiviso in “città di mare” e “città di terra”. Segue la sezione “Architetture Visionarie”, una sorta di catalogo di architetture “in nuce” dal quale attingere per un futuro possibile, immagini visionarie di case sospese ed aggrappate, case racchiuse in altre case, piazze e corti urbane, posti di mare, chiese e piccoli villaggi di campagna. Le suggestive “Fotovisioni”, chiudono la prima parte del percorso di visita, si tratta di alcune delle principali architetture edificate da Mauro Andreini “immerse”, in un immaginario dialogo ideale, con quei paesaggi naturali toscani che le hanno ispirate.

La seconda parte del percorso si apre con “Dopo la fine del mondo”, paesaggi e luoghi della Terra avvolti in un silenzio lunare come potrebbero apparire dopo una ipotetica fine del mondo. Case come nature morte, carcasse di edifici adagiati in un paesaggio tetro, fatto di terre brulle senza limiti di confine e in un’aria lugubre e funerea. A seguire il “Futuro dell’Abitare”, una ironica e disincantata riflessione sul futuro dell’abitare si trasforma in un divertente inventario di ipotesi. Abitare spazi finora considerati ai margini delle città e della società e nei quali nessuno si sognerebbe di andare a vivere. In tutti quei vuoti finora abbandonati, dove il paesaggio è lasciato al suo destino.

La sezione “Architettura morta”, descrive una muta distesa di rovine, di paesi fantasma, di case scoperchiate e di edifici interrotti dal tempo. Ruderi, resti, costruzioni abbandonate e cadenti che, cambiando ruolo, assumono ora quello di testimoni e custodi della memoria. I “Ritratti di Luoghi” raccoglie acquerelli di posti “ridisegnati” con vedute stilizzate. Paesaggi naturali dominati dal verde delle campagne toscane, e ancora, vecchi opifici e angoli di paese o di città. Chiude il percorso della mostra una serie dedicata a “Il massacro del Sand Creek”, dove l’autore ricorda la tragedia con una serie di suggestive e dolorose immagini disegnate dei villaggi distrutti.

Mauro Andreini, originario di Montalcino al quale è tuttora profondamente legato, da sempre unisce all’attività architettonica una intensa produzione disegnativa, entrambe ampiamente documentate in numerose riviste, libri ed in importanti mostre e rassegne, in Italia e all’estero. Gli acquerelli di “Terre di Nessuno” costituiscono lo sviluppo recente di questa produzione, colori e linee essenziali che danno vita a paesaggi e luoghi immaginari, caratterizzati dal “naturalismo metafisico” tipico di Mauro Andreini, da quella poetica che partendo dall’esperienza della realtà la supera e la offre allo sguardo dell’osservatore in una nuova dimensione onirica e fantastica. La mostra è aperta tutti  i giorni dalle 9 alle 18 con ingresso gratuito.

(di Roberto  Cappelli)

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