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lunedì 23 gennaio 2012

Confronto sui servizi sociali fra PD Amiata - Val d'Orcia e Val di Chiana

(tratto da www.oksiena.it)
Gli esecutivi del Partito democratico delle aree Amiata Val d’Orcia e Val di Chiana, assieme agli amministratori locali, si sono riuniti nei giorni scorsi per analizzare e discutere insieme gli effetti sui servizi ai cittadini e sui propri territori della Legge regionale Toscana 68 del 27 dicembre 2011 in materia di
“Norme sul sistema delle autonomie locali”.
L’incontro è stato convocato dai due coordinatori di area del Pd, Claudio Serafini e Stefano Paolucci, ed è stato il primo che si è tenuto tra le due aree su un tema così importante e attuale come la riorganizzazione del sistema delle autonomie locali. La riunione si è tenuta nella sede di Montepulciano alla presenza del consigliere regionale Rosanna Pugnalini e del segretario provinciale del Partito democratico, Elisa Meloni.
“Con l’approvazione della legge regionale - hanno commentato i due coordinatori di area, Serafini e Paolucci - inizia un percorso in cui ci sono delle incognite grandi, poiché la disciplina statale è ancora in corso di completamento, in special modo per quanto riguarda il ruolo futuro della Province. In ogni caso il Pd affronta l’avvio di questo cambiamento, consapevole che occorrono scelte amministrative innovative per far fronte alle richieste d’intervento degli enti locali da parte dei cittadini e delle imprese. Per gli amministratori è chiaro che chiudere un asilo nido, ridurre l’assistenza domiciliare, non fare manutenzione nelle scuole, sulle strade e nel verde pubblico, o rinunciare a urbanizzare un’area Pip, mette in crisi la coesione sociale ed economica dei territori”.
“La priorità per gli amministratori - hanno aggiunto Serafini e Paolucci - dovrà essere quella di mantenere in ogni municipalità dei ‘front office’, servizi essenziali e punti di riferimento per i cittadini, presenti nel territorio per non produrre disservizi e per essere vicini alla cittadinanza. Sul tema degli ‘ambiti di dimensione adeguata’, per l’attuazione della legge nazionale per l’esercizio associato delle funzioni dei Comuni, vi è stato un giudizio positivo sul criterio principale scelto dal consiglio regionale: il mantenimento dei vecchi circondari e dei sistemi economici locali. Non è sembrato né opportuno né necessario richiedere alla Regione Toscana di modificare, in questo momento di start-up, gli ambiti individuati dalla Legge regionale. La richiesta che il Comune di Pienza ha inoltrato nei giorni scorsi ai Comuni della Valdichiana - concludono i due coordinatori di area - appare frettolosa e contraria allo spirito della legge in questione, anche perché nella delibera con cui il Comune di Pienza chiede al sindaco di farsi promotore degli atti necessari per richiedere la variazione di ambito, viene dimenticato forse volutamente, che l'intesa per modificare un ambito, così come previsto dalla Legge regionale 68 del 2001, non deve essere raggiunta solamente con i Comuni facenti parte della zona dove si vorrebbe entrare, ma anche con le amministrazioni della zona che verrebbe lasciata. Questo con ogni evidenza per evitare alle nascenti istituzioni sovra-comunali problemi sia di dimensionamento che di organizzazione funzionale dei servizi già espletati in forma associata”.

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