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sabato 21 gennaio 2012

Bilancio record export vino italiano: Brunello, 2011 in crescita sul 2010

(AGI) - Roma, 17 gen. - Quattro miliardi di euro di valore dell'export, a +14% sul 2010: ecco, nel 2011 che ha visto il ritorno prepotente della crisi economica mondiale, il bilancio da record dell'export del vino italiano, che si classifica come la voce piu' importante dell'export agroalimentare nazionale. A dirlo la Coldiretti sui dati del commercio estero rilevati
dall'Istat sui primi 9 mesi del 2011. E se i soli Stati Uniti, dove l'export e' aumentato in valore del 17% sul 2010, rappresentano poco meno di un quarto del fatturato all'estero del vino italiano, la Germania rimane leader nell'Unione Europea, che con una crescita del 13%, assorbe ancora piu' del 50% del vino italiano oltre confine. E ottime performance vengono dai Paesi asiatici, Cina in testa, dove le esportazioni sono quasi raddoppiate (+87%). Un risultato nazionale confermato anche dai sentiment di alcuni dei piu' importanti consorzi del Belpaese sentiti da Winenews.
"Non abbiamo ancora dati definitivi - spiega a WineNews il direttore del Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe Roero, Andrea Ferrero - ma l'export, dove finisce il 60-70% della nostra produzione, soprattutto per Barolo e Barbaresco, e' andato bene, e anche nel 2012 ci sono ottimi segnali, visto che i dati sull'imbottigliamento dei vini crescono a due cifre".
"L'80% della produzione del territorio va all'estero - spiega Olga Bussinello, presidente del Consorzio di tutela dei Vini della Valpolicella - con risultati ottimi soprattutto per l'Amarone. E il fatto positivo e' che anche aziende piu' piccole o giovani riescono ad affacciarsi a mercati nuovi come quelli asiatici o dell'est Europa". "L'export 2011 dovrebbe essere andato bene, in crescita sul 2010 - spiega Stefano Campatelli, direttore del Consorzio del Brunello di Montalcino - e anche il 2012 sembra essere cominciato davvero bene".
"Noi ormai siamo al 78% di quota estero, e se anche nel 2011 c'e' stata una piccola crescita lo dobbiamo proprio all'export", dice Giuseppe Liberatore, direttore del Consorzio del Chianti Classico. Buone sensazioni anche per il Vino Nobile di Montepulciano, secondo Paolo Solini, direttore del Consorzio: "il 2011 e' stato molto buono, anche se non da record assoluto, e l'export ha assunto valori importanti".

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