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sabato 15 ottobre 2011

Radicofani, un computer a ogni ragazzo delle ''medie''

Tratto da : sienafree.it
Il Comune da tre anni mantiene l’impegno con la scuola L’offerta didattica si fa competitiva grazie all’informatica
A Radicofani i ragazzi passati dalla scuola primaria alla secondaria di primo grado hanno ricevuto in regalo dal Comune un computer portatile.

È stato il sindaco Massimo Magrini ad effettuare la consegna, direttamente in classe. La fornitura si aggiunge a quella avvenuta negli anni precedenti a tutti gli alunni arrivati alle “medie”, in contemporanea all’attivazione delle lavagne multimediali oltre a una rete wi-fi per migliorare ancora la didattica. Si gioca sull’informatica, dunque, lo sforzo del Comune per rendere "competitiva" e attraente una scuola a rischio chiusura, ma anche su tanti altri aspetti. Ad esempio, il costo della mensa scolastica è tra i più bassi in assolutointorno ai 2.50 euro a pasto. Alla fine, i ragazzi di Radicofani usufruiscono di un insegnamento di prim’ordine, praticamente “personalizzato”.
Il sindaco Massimo Magrini è riuscito a trasformare un possibile punto di debolezza, quello di una scuola piccola e periferica, in un punto di forza. Lo confermano gli insegnanti, che ormai usano il computer per partecipare al concorso giornalistico di un quotidiano nazionale, per fare un giornale di classe e persino un blog, http://ilcianciconenews.skyrock.com/ , allargato a tutto l’istituto comprensivo di Piancastagnaio, da cui dipendono le scuole di Radicofani.
L’informatica aiuta a rendere meno noiose e più efficaci le lezioni di storia e di tante altre materie, e qualche studente ormai fa il compito di italiano con il suo personal computer. A ciò si aggiungono gli sforzi degli insegnanti, per fornire un buon livello di didattica.
"Se questa scuola dovesse essere soppressa – dichiara il sindaco Magrini – verrebbero meno le condizioni per pianificare il futuro di questo paese: il servizio scolastico è un obiettivo strategico. Vogliamo evitare che giovani coppie residenti siano indotte a trasferirsi altrove in cerca di un'offerta adeguata. Allo stesso tempo l'immigrazione, già scarsa, diventerebbe improbabile: il trasporto scolastico per i ragazzi da prelevare e portare a scuola dell'obbligo in uno dei paesi limitrofi produrrebbe costi esagerati al Comune e disagi enormi agli utenti".

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