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mercoledì 30 marzo 2011

Profughi libici anche in Val d'Orcia?

"Forse, sembra, pare: fatto sta che di giorno in giorno si amplificano i rumors sul fatto che la giunta regionale abbia individuato anche in alcune zone della Valdorcia il luogo adatto dove ospitare parte dei profughi libici che la Toscana accoglierà". Su questo chiede ora chiarezza il Consigliere regionale del PdL Claudio Marignani, autore di un'interrogazione urgente che chiede alla giunta presieduta dal governatore Enrico Rossi procedure e meccanismi validi per giungere a soluzioni concordate con i territori, circa"l'individuazione delle localizzazioni più idonee all'accoglienza, al fine di prevenire l'acuirsi di situazioni di tensione".
Nell'interrogazione, che chiama la giunta regionale a fornire una risposta in forma scritta cristallizzando gli impegni nero su bianco, Marignani riparte dai fatti ricordando come non sia in discussione "il dovere di solidarietà e assistenza" verso i profughi e quanto sia viva la necessità che la garanzia di standard di ospitalità sufficientemente dignitosi vada di pari passo con "la tenuta sociale dei territori interessati a una possibile massiccia presenza di immigrati".
In questo contesto, ricorda Marignani nell'interrogazione, la disponibilità di Rossi ad accogliere parte dei profughi è già stata espressa e l'assessore regionale al welfare, Salvatore Allocca, "ha pubblicamente dichiarato in un'Ansa del 23 marzo scorso che "si è già messa in moto la macchina organizzativa" e che le strutture che in Toscana interessate all'accoglienza dei profughi libici saranno in prevalenza edifici militari". Proprio da indiscrezioni di stampa, spiega poi l'esponente del Pdl, la Valdorcia figurerebbe tra le aree di possibile collocazione dei profughi. Tuttavia, nessuna informazione ufficiale è ancora giunta. Proprio considerato che "indiscrezioni e dichiarazioni affrettate e premature contribuiscono soltanto a acuire tensioni già diffuse tra popolazioni residenti e persone immigrate", riflette Marignani, è giusto che la giunta regionale si esprima con chiarezza sui percorsi attraverso i quali si giungerà a soluzioni socialmente condivise. (tratto da: www.valdelsa.net)

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