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giovedì 2 giugno 2016

La scuola libertaria di Montalcino: imparare deve essere bello!

La scuola libertaria di Montalcino è un innovativo progetto educativo che sta nascendo nella città toscana: prende spunto da un percorso consolidato di un gruppo di genitori e insegnanti e si ispira all'approccio di grandi educatori come Montessori, Steiner e Doman, improntato sulla libertà e sullo sviluppo delle potenzialità dei piccoli.

Imparare deve essere una delle gioie più grandi della vita. L’innata curiosità e la capacità di apprendere dell’uomo vanno stimolate e favorite il più possibile. Non può essere che la maggior parte dei bambini in età scolare odi la scuola e che i ricordi della maggior parte di noi legati alla scuola siano di fatica. Imparare deve essere bello!

Sono le premesse con cui Claudia e Silvia iniziano inizia il racconto di un bellissimo esperimento educativo che ha posto le sue radici già da diversi anni a Montalcino e che sta per concretizzarsi in un nuovo progetto di scuola libertaria. Claudia e Silvia ci raccontano come il gruppo di genitori che si appresta a lanciarlo è arrivato sin qui.

Com’è nata questa esperienza?

Premetto che credo fermamente che siamo arrivati a un livello tale di degrado morale da essere necessaria una vera rivoluzione. Scartate tutte le ipotesi più banali, già fallite o impraticabili, due sono le alternative: imbracciare le armi o ripartire da zero con chi non è ancora corrotto, ovvero i bambini (e più piccoli sono, meglio è). Tutto nasce da ciò che io chiamo “esigenza punk”, la necessità impellente: l’esser diventati genitori ed essersi dunque trovati a pensare con ansia e preoccupazione al futuro di queste piccole stupende creature.

Dal 2011 al 2015 abbiamo avuto la prima esperienza di “scuolina”, una scuola che avesse come priorità il vero benessere dei bambini, il rispetto delle loro emozioni, l’ascolto e la condivisione reciproca nonchè l’autonomia anche dei più piccini che “lasciati fare e sperimentare da soli” potessero crescere con i propri personali talenti e difficoltà. Per varie ragioni e dinamiche interne all’associazione, la scuolina ha chiuso e dopo un anno di riflessioni e scambi,si riparte da settembre 2016 con una scuola libertaria”Poggio d’oro” sul medesimo territorio(in particolare un poggio da cui prende il nome) con una nuova Associazione. Tante nuove persone ed energie,memori degli errori passati che ci hanno insegnato tanto e arricchiti dalle esperienze reciproche condivise. Tornati ad essere un gruppo fertile di energie e creatività e più che mai convinti di dover alzare il livello di qualità dell’educazione nel 2016 siamo pronti a ripartire.

Quali sono i vostri valori fondanti?

Siamo consapevoli che oggi viviamo in una società complessa e che per svolgere al meglio il compito di genitori e di educatori sono necessari strumenti e conoscenze più raffinate rispetto a ciò che era sufficiente fino a qualche tempo fa. Crediamo inoltre che sia in atto un’importante crisi educativa, di cui oggi si parla molto poco ma che contribuisce alla ben più vistosa crisi dei valori del mondo contemporaneo. Trascurare i bambini e non offrire un’educazione di qualità significa fare una violenza ai più piccoli, non pensare al nostro futuro e costruire una generazione di uomini e donne che non saranno in grado di affrontare le sfide della vita. Con queste intenzioni abbiamo deciso di attivare sul territorio di Montalcino la possibilità di incontro e scambio con esperti ed educatori, in modo affrontare al meglio il delicato periodo che è l’infanzia.

Quali sono i modelli educativi a cui vi ispirate?

I modelli principali che ci hanno stimolato e da cui traiamo ispirazione sono quello di Maria Montessori, Rudolf Steiner, Glenn Doman, Scuole Libertarie-Democratiche, Reggio Children e le Scuole Internazionali. Oltre alle attività di sensibilizzazione e di divulgazione in merito alla necessità di un’educazione di qualità, ci siamo prefissi l’obiettivo di dar vita sul nostro territorio a una struttura educativa che accompagni in modo completo, rispettoso e gioioso i bambini nel loro sviluppo.

In pratica, come vi rapportate con i bambini?

Educare a essere: l’educazione per essere veramente libera,deve occuparsi esclusivamente di garantire all’educando ogni possibilità per divenire ciò che è in potenza e ciò che aspira a diventare,secondo un suo specifico progetto di vita. (F.Codello 2005)

“L’educazione è come l’acqua del fiume,quella di oggi non è quella di ieri né quella di domani. Il fiume continua a scorrere:la sua acqua non è mai la stessa. Analogamente,l’educazione dovrebbe continuare a mutare,con l’esperienza del giorno”

“Educazione non significa accatastare informazioni nelle teste degli studenti ma risvegliare in essi la sete di conoscenza,vera educazione è quando si può sperimentare,gustare,digerire. Se una cosa può essere misurata e registrata allora non è educazione”

“I bambini sono per natura a casa propria nel mondo;il mondo li invita a discendere, cioè a crescere e a partecipare…”

Educare a essere e a voler essere non significa dare per acquisito un dato di partenza genetico dal quale far discendere ad ogni costo l’evoluzione richiesta ma presuppone che in ogni fase evolutiva dell’essere umano vi sia una autentica natura che deve essere libera di esprimersi. Significa quindi agire all’interno di un processo continuo e non necessariamente lineare.

Non esiste un curriculum generale: attorno ad ogni bambino bisogna realizzare tra insegnante e allievo uno specifico curricolo che tenga conto conto delle esigenze e delle specificità di ogni soggetto (Codello). Solo cosi possiamo attingere alla vera motivazione di ogni bambino creando insieme a lui il percorso d’apprendimento

Insegnante come accompagnatore: come dice Steiner “l’insegnante è parte dell’humus della terra che aiuta il fiore a germogliare”. Insieme si scopre,si sperimenta,si gioca,si ride,si colora,si vive la giornata e alla fine…si impara.

Valutazione senza premi o castighi: nella storia dell’educazione libertaria la valutazione è sempre stata considerata una registrazione dei risultati conseguiti e non una determinazione di valori misurabili. L’attenzione è posta sul processo non sul risultato. Valutare significa autovalutarsi osservando i propri punti di forza e di debolezza.


Come siete organizzati in questo momento?

Ad oggi la nuova Associazione ha preso in affitto una casa di campagna a cui stiamo collaborando tutti insieme per rendere la nuova Scuolina Poggio D’oro pronta e accogliente per settembre 2016. Paghiamo l’affitto per un immobile e tutti gli altri compiti sono svolti in forma volontaria dai genitori. Non riceviamo aiuto economico da nessuno. Il territorio è quello di Montalcino (SI), poco fuori dal paese, in aperta campagna dove la natura con boschi in cui avventurarsi, vigne da ammirare e scoprire, animali rifugiati ovunque e soprattutto suoni che vibrano nell’anima di ognuno, fanno da cornice alla nostra struttura, una casa dall’idea famigliare,con tanto spazio intorno in cui i bambini possano sperimentare la loro libertà di imparare e di vivere.

I bambini sono quelli della fascia 3-10 anni,per intenderci materna e Primaria che avranno il loro percorso insieme alle tre accompagnatrici,una che accompagnerà in modo piu vicino i bambini dai 3 ai 5 anni,un’altra per i bambini dai 6 ai 10 anni e infine una coordinatrice che farà da ponte tra le due fasce d’età, per tutti i momenti in cui le attività si struttureranno insieme o divisi in questi gruppi, per seguire i percorsi all’interno della scuola,per coordinare la realtà “Scuolina” con la rete esterna di rapporti e condivisione.

Quali sono i progetti per il futuro?

Intendiamo continuare la nostra esperienza con l’apertura di una nuova scuola famigliare senza fini di lucro gestita da genitori a titolo di volontariato gratuito. I genitori devono svolgere un’azione di primaria importanza sul piano educativo e organizzativo poiché senza l’impegno delle famiglie la scuola non può funzionare non essendo e non volendo essere un’impresa commerciale. Per questa centralità della “cellula-famiglia” ci definiamo appunto Scuola Famigliare e non scuola privata.

I genitori sono i protagonisti del progetto: oltre a condividere le spese di gestione danno il loro contributo in ore di volontariato, a seconda delle loro capacità e disponibilità. In questo modo partecipano all’istruzione dei loro figli organizzando laboratori nelle discipline in cui hanno qualcosa da trasmettere, puliscono la scuola ed organizzano feste, eventi etc. per autofinanziamento. Chi iscrive i propri figli nella nostra scuola è chiamato a partecipare attivamente alla vita associativa. Senza l’apporto attivo di tutti questa idea-sogno non è in grado di funzionare. Al confronto e dalle esigenze di ciascuna famiglia struttureremo la scuola in termini di attività, spazi e personale.

Le possibilità che prendiamo in considerazione sono l’apertura di una scuola d’infanzia (3-6 anni) ,una scuola elementare (6-10 anni), Scuola Media (11-13 anni). L’idea ovviamente contempla anche il Campus Superiore (13-18 anni). Sempre con i genitori valuteremo il periodo di apertura, l’orario giornaliero e una cifra sostenibile per la retta. Non possiamo e non vogliamo proporre il modello di una scuola privata: crediamo che la scuola sia troppo importante per renderla privilegio del denaro. Al contrario: il privilegio del denaro può aiutare a rendere la scuola di qualità che abbiamo in mente alla portata di molti.

Grandi sostenitori e partecipanti attivi alla scuolina sono i genitori dei bambini nonchè altre persone che volontariamente dedicano la loro opera e il loro tempo ai bambini trasmettendo loro un sapere pratico tipico dei vecchi tempi dove il saper fare e creare era al primo posto nell’educazione dei bambini. Da qui laboratori di terracotta e ceramica,costruzione con materiali di riciclo, arte, falegnameria, orto, accudimento animali, pittura. Si prevedono anche attività di yoga,yoga della risata,attività sportive varie ed altre presentate da persone che si stanno avvicinando al progetto desiderosi di collaborare.

Ci saranno incontri formativi con le famiglie e successivamente approfondimenti tematici. Inoltre l’associazione svolgerà alcuni workshop, circa un sabato al mese , aperti a tutte le famiglie del territorio,in particolare i bambini che volessero sperimentare nuove attività pratiche e trascorrere una giornata nella natura in condivisione con altri bambini. Si sta creando quindi un’associazione culturale,in cui i soci sono sia i genitori dei bambini interessati,sia le accompagnatrici(educatrici) sia persone che per predisposizione e motivazione personale sono interessati a collaborare attivamente al progetto. Dopo un’iniziale diffusione dell’idea di creare tale progetto,abbiamo riscontrato notevole interesse sia sul territorio più prossimo alla struttura(Montalcino)sia da territori più o meno vicini quali l’Amiata(Grosseto) e la provincia di Siena.

Da notare l’interesse e la presenza attiva di famiglie di nazionalità diverse sensibili alle tematiche proposte e desiderosi di un’educazione a misura di bambino a contatto con la natura. Il progetto ha preso forma piano piano attraverso scambi e condivisione di valori comuni che riportano alla scuola libertaria da alcuni conosciuta e sperimentata anche all’estero,da altri sconosciuta ma di notevole interesse. I bambini interessati sono circa 20 di differenti età e provenienza. Le accompagnatrici sono formate,anche se a livelli differenti nell’ambito educativo e con esperienze pregresse nella scuola libertaria.

Chi siete?

Siamo un gruppo di genitori italiani e stranieri, locali e globetrotter. Viviamo nell’incantato contesto fra Val d’Orcia e Monte Amiata, una zona rurale eccezionalmente incontaminata che attrae persone da tutto il mondo creando una pentola ribollente di molte energie, lingue e competenze. Siamo da anni molto preoccupati per la qualità della scuola pubblica Italiana. Crediamo fortemente che l’educazione sia il perno centrale della crescita dei nostri figli e che in questa zona sia ormai inderogabile la costruzione di una proposta educativa di grande qualità al pari del paesaggio centenario patrimonio UNESCO che ci circonda e dei prodotti d’eccellenza che in questo territorio trovano origine.

Qual è la vostra sfida?

Oltre all’urgenza in quanto genitori, siamo mossi anche da spinte più profonde. Crediamo infatti che la Scuola sia la roccia solida su cui costruire il futuro dei bambini quali persone felici, serene, competenti. Donne e uomini sani che saranno la trama e l’ordito con cui la società del futuro tesserà sé stessa. In questo senso vediamo l’Educazione come unica Rivoluzione possibile. Per questo la nostra proposta, che parte da un gruppo di padri e madri, si espande e si apre a tutta la società civile, non solo a chi è genitore nel 2016.

Vogliamo dunque unire quelle persone che sentono forte dentro di sé il richiamo a dare ai propri figli un’educazione diversa, più attenta ai bisogni della tenera età, in un contesto di campagna, in cui il bambino possa crescere e imparare con piacere, in modo indipendente e responsabile. Vogliamo promuovere e sostenere un’idea forte di infanzia, dei suoi diritti, delle sue potenzialità, creando spazi che possano incoraggiare i bambini ad esprimere la curiosità, l’immaginazione, la ricerca, la logica, le emozioni e la creatività.

Considerando i costi altissimi di tante scuole Steineriane, Montessoriane e Libertarie, la sfida è appunto quella di offrire un alternativa di alta qualità e professionalità ma ad un prezzo onesto: il giusto per permetterci di vivere, attirare maestri di qualità/creatività e portare avanti il progetto nel lungo periodo. Quello che serviva per ricominciare a lottare erano genitori sensibili e pronti ad impegnarsi ed il posto giusto in cui mettere a dimora i semi del sogno. Oggi abbiamo entrambi. Benvenuti a Poggio d’Oro!

Cerchiamo un insegnate che sia disposto a trasferirsi con cui condividere questo progetto e questo cammino, con cui confrontarci e crescere insieme, che abbia già  sviluppato un proprio pensiero critico sui valori e sulle problematiche dell’educazione offerta dalle scuole tradizionali e che sia interessato seriamente a pensare a un’alternativa. Siamo disposti ad aiutarlo nel percorso del trasferimento: trovare casa, lavoro al compagno o campagna e così via.

Per maggiori informazioni potete scrivere o inviare il curriculum e le vostre domande ai miei recapiti: fatasilvia@gmail.com e 3479149996.

(di Francesco Bevilacqua , tratto da www.italiachecambia.org)

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