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sabato 19 dicembre 2015

Montalcino - San Giovanni d'Asso: avviato il processo verso il "Comune del Gusto"

Montalcino e San Giovanni d'Asso
Ormai il processo di unificazione dei Comuni di Montalcino e San Giovanni d'Asso, sotto lo slogan di "Comune del Gusto", è stato avviato da tempo e procede spedito come dimostra il documento della Unioni Comunali del PD di Montalcino e San Giovanni d'Asso.
Ecco come inizia il  documento in questione: "Le
unioni comunali del PD di S. Giovanni d’Asso e Montalcino, si sono riunite per esaminare la situazione economica e sociale delle rispettive comunità, tenuto conto del percorso di riforme istituzionali e amministrative in corso nel Paese e dell’intenso dibattito che si sta sviluppando sul tema delle unioni dei comuni e fusioni. Le  stesse unioni comunali sottolineano che per mantenere i buoni livelli di efficienza nei servizi ai cittadini ed ulteriori possibilità di crescita economica e di lavoro in distretti rurali a bassa densità abitativa come i nostri, occorre siano adeguati gli strumenti amministrativi ai mutamenti in corso e per questo si rende necessaria una sempre più stretta cooperazione e integrazione tra i territori e le forze economiche e sociali che vi insistono". Così procede il documento testè inviatoci: "Le esperienze fin qui compiute di unioni di comuni e di servizi gestiti in convenzione hanno mostrato passi in avanti ma anche dei seri limiti, rivelandosi talvolta più come tentativi di risposta a crescenti obblighi di legge che come veri progetti di razionalizzazione dell’efficienza dei servizi senza essere strumenti idonei per risolvere in maniera durevole problemi strutturali e specifici delle comunità. La discussione in corso sui possibili accorpamenti delle regioni, il moltiplicarsi di esperienze di fusioni tra comuni anche di medio-grandi dimensioni, una legislazione amministrativa e finanziaria sempre più orientata alla crescente cooperazione e fusione, ci impongono di essere sensibili alle predette tematiche al fine di rimanere al passo con i tempi".

Tutto ciò indica una fase storica nella quale occorre preparare il futuro con le innovazioni che si rendono via via più mature e necessarie, peraltro esperienze già percorse nel lungo cammino storico dei suddetti Comuni. "Certamente i nostri territori hanno delle peculiarità specifiche che impongono il rispetto di taluni presupposti in quanto gli stessi sono sede di importanti produzioni agricole a marchio territoriale e delimitazione geografica che ne hanno consentito uno sviluppo formidabile. Per questo  si legge nel documento - ogni percorso amministrativo non può che considerare tali elementi, che divengono irrinunciabili ed impongono tutela. Nello specifico sin da questa fase di proposta ed esame occorre precisare che ogni e diverso assetto da quello amministrativo attuale non potrà prescindere dal mantenimento del nome Montalcino, l’istituzione del Municipio di San Giovanni d’Asso come istituzione di garanzia e di prossimità per l’erogazione e il miglioramento dei servizi, la tutela dell’attuale zona di produzione vinicola del Brunello di Montalcino e delle altre produzioni tutelate dal Consorzio del Vino Brunello di Montalcino nonché il rispetto e la tutela delle aree di raccolta e valorizzazione del Tartufo Bianco delle Crete Senesi che deve mantenere le sue attuali prerogative insieme alla tutela e ulteriore valorizzazione di S. Giovanni d’Asso come centro principale di valorizzazione dell’economia del tartufo".

Per queste ragioni le unioni comunali del PD di S. Giovanni d’Asso e Montalcino hanno dato mandato ai sindaci e ai propri gruppi consiliari di avviare un percorso istituzionale finalizzato alla verifica tecnico/amministrativa degli effetti in termini di possibilità, benefici e problematiche per l’ipotesi in cui si addivenga ad una fusione tra i due territori. Per tali ragioni viene dato mandato ai predetti organismi ed alla Politica di socializzare la possibilità di fusione con la società civile, il sistema delle associazioni e del volontariato oltre a fondamentali passaggi con il sistema economico ed il tutto al fine di comprendere se sussiste la sensibilità o meno sulla tematica ed eventualmente affrontare la costruzione di un vero progetto di sviluppo economico, sociale e culturale. "Il percorso sarà avviato dai consigli comunali - conclude il documento - con una delibera di solo indirizzo politico che parte dall’assunto e da tutte le forze politiche in essi rappresentate puntando al massimo di discussione confronto e condivisione".

(di Andrea Cappelli)

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