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mercoledì 3 giugno 2015

Il miracolo delle Sacre Partcole: I fedeli sono pronti ad accogliere con fede ed adorazione la reliquia

Giovedì 11 e venerdì 12 giugno nelle parrocchie di Montalcino, Torrenieri, Castelnuovo dell’Abate, Sant’Angelo e San Quirico d’Orcia.
Vediamo meglio di cosa si tratta. Nella Basilica di San Francesco a Siena si conservano intatte da 284 anni 223 Ostie. Il 10 settembre 2014, ad un secolo di distanza dalle prime analisi scientifiche condotte
sulle Sacre Particole che prodigiosamente si conservano dal 1730 nella Basilica di San Francesco, rivenuto il nulla osta dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, l’Arcivescovo S.E.Mons. Antonio Buoncristiani, coadiuvato della Commissione nominata con Decreto Arcivescovile e composta da rappresentanti del Clero diocesano, dai Frati Minori Conventuali e dal laicato cattolico dell’Arcidiocesi, ha provveduto ad una nuova ricognizione, con analisi non invasive, di alcuni campioni delle Sacre Particole e la ripulitura del cilindro di cristallo contenitore, eseguita l’ultima volta nel 1952 a seguito del furto sacrilego dell’Ostensorio. Si è inizialmente provveduto alla verifica numerica delle Sacre Particole, che sono risultate 225 più alcuni frammenti, conformemente alla precedente ricognizione. Le Ostie, visibilmente in ottimo stato di conservazione, sono state poi sottoposte, in tre campioni, alle analisi più accurate che la scienza oggi consente.

Le analisi sono state condotte da un gruppo di ricercatori dell’Istituto per la Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali di Firenze, afferente al Consiglio Nazionale delle Ricerche, coordinato dal Dott.Ing.Cristiano Riminesi. Dai risultati degli esami eseguiti emerge la conferma di quanto anticipato dall’esame visivo, ovvero il buono stato di conservazione delle Ostie e la totale assenza di contaminazione. Il test colturale non ha messo in evidenza nessuna crescita microbica né dopo 7 giorni dal campionamento, né dopo 14.

Le Sacre Particole continuano pertanto ad essere prodigiosamente incorrotte, un segno evidente che rafforza la fede del Popolo di Dio nell’Eucarestia, culmine e fonte di tutta la vita della Chiesa, sacramento di unità e vincolo di carità fra i cristiani. Proseguono quindi le iniziative dell’Anno Eucaristico diocesano, con le celebrazioni in programma nella Basilica di San Francesco e nelle Parrocchie dell’Arcidiocesi per tutto il prossimo anno pastorale. Per l’occasione Mons. Arcivescovo, tramite la Penitenzieria Apostolica, ha anche chiesto e ottenuto dal Santo Padre Francesco l’Indulgenza Plenaria fino al 4 ottobre 2015 per tutti i fedeli che devotamente sosterranno in preghiera di adorazione dinanzi alla Sacre Particole, confessandosi e pregando secondo le intenzioni del Sommo Pontefice, tanto nella Basilica di San Francesco quanto nelle chiese dove saranno esposte.

Ed eccoci allora al programma dell’importante iniziativa. Come ci dice Giovanni nella Lettera alle Famiglie – periodico della parrocchia ilcinese – è previsto l’arrivo delle Sacre Particole a Montalcino il giorno 11 giugno, verso le ore 17, verranno ricevute in Sant’Egidio dove ci sarà l’adorazione, il canto solenne del vespro e alle ore 20.30 la processione del Corpus Domini dalla suddetta Chiesa fino al Duomo, dove verrà celebrata la S.Messa da Monsignor il Vescovo, con benedizione solenne e successiva reposizione.
Il giorno seguente dalle ore 9 in poi in Duomo canto delle lodi con vari momenti di meditazione e adorazione fino a mezzogiorno; alle ore 15 le Sacre Particole partiranno per Torrenieri e poi per San Quirico d’Orcia. Alle ore 15.30 accoglienza delle Sacre Particole nella Chiesa Parrocchiale di Torrenieri e adorazione; alle 19 benedizione solenne e partenza per San Quirico d’Orcia dove alle ore 18.30 ci sarà l’accoglienza, l’adorazione, alle 22 la benedizione solenne e , infine, la partenza delle Sacre Particole per Siena.

Ma forse che ci siamo dimenticati di spiegare in cosa consiste il miracolo delle Sacre Partcole? Ecco accontentati a nostri lettori. Era il 14 agosto del 1730 quando avvenne un fatto che può apparire privo di rilievo per la storia futura, ma che invece si rivelò assai importante e non solo per la comunità senese. Quella notte del 1730 a Siena, esattamente nella Basilica di San Francesco, allora residenza dei Frati Minori Conventuali, si intrufolarono i ladri e rubarono la pisside contenente 351 Ostie consacrate. Fortunatamente, e in maniera del tutto casuale, le Ostie vennero ritrovate di lì a poco, il 17 agosto, e tra preghiere e canti di adorazione vennero ricondotte in San Francesco. Fin qui nulla di rilevante, solo il gesto di qualche balordo, che certo aveva compiuto un atto sacrilego ma, apparentemente, privo di alcuna conseguenza. Invece qualche conseguenza ci fu: di “miracolo” parlano i fedeli, di “stranezza” i profani, ma quelle 351 Ostie, rubate e poi ritrovate nel Santuario di Santa Maria in Provenzano, tutt’oggi si conservano intatte, prive di alcuna alterazione fisica. Il resto l’avete già letto. Ora non rimane che venire ad adorare il Signore che si perpetua sotto la specie del pane in eterno.

(di Roberto  Cappelli)

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