Esprimono soddisfazione per la vendemmia appena conclusa i produttori di Brunello di Montalcino.
MONTALCINO - VAL D'ORCIA: La si può riscontrare dalle impressioni raccolte da un campione rappresentativo di aziende del territorio, sia piccole che grandi, sulla vendemmia 2013. Sono quasi tutte comprese tra “buono” ed “eccellente” le valutazioni sull’annata 2013 e sia la qualità della vendemmia sia l’andamento stagionale sono giudicate “buone”.
C’è una certa differenza invece nei commenti sulle quantità
raccolte, che molto hanno dipeso dalle zone di produzione. Complessivamente, rispetto allo scorso anno, si è registrato un 10% in più. Dopo una primavera e un inizio d’estate abbastanza piovosi, i mesi di settembre e ottobre sono stati buoni dal punto di vista meteorologico, con molto sole e un’ottima ventilazione, che hanno favorito la corretta maturazione delle uve, che presentano un buon equilibrio tra alcol e acidità. «Abbiamo assistito a una vendemmia con maturazioni graduali e tardive, in tipico “stile Novecento” - afferma il presidente del Consorzio Fabrizio Bindocci - quando si iniziava a raccogliere le uve Sangiovese non prima della seconda metà di settembre. Non possiamo negare che sia stata un’annata non facile, ma ci aspettiamo vini di ottima qualità, dalla spiccata vocazione al lunghissimo invecchiamento e caratteri di estrema eleganza e finezza».
Ai Brunello Lovers il compito di esprimere il “verdetto” tra 5 anni quando, dopo l’invecchiamento previsto dal Disciplinare, le bottiglie di Brunello di Montalcino saranno sulle loro tavole.
I produttori dei vini di Montalcino sono 250 (di cui 208 imbottigliatori), tutti associati al Consorzio. Complessivamente gli ettari a vigneto nel territorio di Montalcino sono 3500 così ripartiti: 2100 ettari coltivati a Brunello di Montalcino; 510 ettari coltivati a Rosso di Montalcino; 50 ettari coltivati a Moscadello di Montalcino; 480 ettari coltivati a Sant’Antimo Doc; la restante parte è coltivata a Igt. Mediamente ogni anno sono prodotte 8.500.000 bottiglie di Brunello di Montalcino, 4.000.000 di Rosso di Montalcino, 80.000 di Moscadello di Montalcino e 500.000 di Sant’Antimo.
C’è una certa differenza invece nei commenti sulle quantità
raccolte, che molto hanno dipeso dalle zone di produzione. Complessivamente, rispetto allo scorso anno, si è registrato un 10% in più. Dopo una primavera e un inizio d’estate abbastanza piovosi, i mesi di settembre e ottobre sono stati buoni dal punto di vista meteorologico, con molto sole e un’ottima ventilazione, che hanno favorito la corretta maturazione delle uve, che presentano un buon equilibrio tra alcol e acidità. «Abbiamo assistito a una vendemmia con maturazioni graduali e tardive, in tipico “stile Novecento” - afferma il presidente del Consorzio Fabrizio Bindocci - quando si iniziava a raccogliere le uve Sangiovese non prima della seconda metà di settembre. Non possiamo negare che sia stata un’annata non facile, ma ci aspettiamo vini di ottima qualità, dalla spiccata vocazione al lunghissimo invecchiamento e caratteri di estrema eleganza e finezza».
Ai Brunello Lovers il compito di esprimere il “verdetto” tra 5 anni quando, dopo l’invecchiamento previsto dal Disciplinare, le bottiglie di Brunello di Montalcino saranno sulle loro tavole.
I produttori dei vini di Montalcino sono 250 (di cui 208 imbottigliatori), tutti associati al Consorzio. Complessivamente gli ettari a vigneto nel territorio di Montalcino sono 3500 così ripartiti: 2100 ettari coltivati a Brunello di Montalcino; 510 ettari coltivati a Rosso di Montalcino; 50 ettari coltivati a Moscadello di Montalcino; 480 ettari coltivati a Sant’Antimo Doc; la restante parte è coltivata a Igt. Mediamente ogni anno sono prodotte 8.500.000 bottiglie di Brunello di Montalcino, 4.000.000 di Rosso di Montalcino, 80.000 di Moscadello di Montalcino e 500.000 di Sant’Antimo.