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lunedì 18 aprile 2011

La volpe e la bambina, a Pienza una bella storia di amicizia e solidarietà

Da un po' di tempo a questa parte la piccola Agnese e Vi, una giovane volpe, sono i silenziosi protagonisti di un'insolita storia di amicizia. Un'amicizia capace di strizzare l'occhio alle regole e alle usanze in nome del buon senso e della solidarietà.
A Pienza, il Sindaco Fabrizio Fè, in accordo con il presidente dell'ATC 19 Alfio Sanchini e Carmen Brenga, la mamma di Agnese, hanno concordato nel rispetto delle leggi vigenti un'azione informativa e di sensibilizzazione a tutela di Vi, anche tramite
l'istallazione di paline raffiguranti i due giovani amici, che ha subito incontrato il favore dei cacciatori.
E' mai possibile tanta partecipazione per una volpe? - a qualcuno gli verrà da chiedersi -. Ecco la storia che in questa lettera Carmen ci ha fatto conoscere.

Se io potrò impedire a un cuore di spezzarsi non avrò vissuto invano.
Se allevierò il dolore di una vita o guarirò una pena...
o aiuterò un pettirosso caduto a rientrare nel nido... non avrò vissuto invano. (Emily Dickinson)

La mia bambina e una giovane volpe sono diventati amici... Agnese (la mia bambina) e Vi (la volpe) hanno un rapporto affettivo bellissimo! Una sera di tanti mesi fa Agnese mi ha detto:
mamma, c’è una volpe davanti alla porta... è incominciato tutto cosi... con Agnese che apre la porta e la giovane volpe che invece di fuggire si siede a pochi passi da lei e la guarda… inclina la testa di lato, come fanno i cani, la osserva attentamente per qualche minuto... Agnese resta in silenzio... io dietro di lei ammutolita. La giovane volpe si alza e io penso: adesso andrà via... no, non và via, punta dritta in direzione della bambina... lei quasi non riesce a parlare... sussurra... mamma, che faccio?!! Le passo un pezzo di pollo e le dico: dalle da mangiare, avrà fame! Agnese si accovaccia e allunga la mano con il boccone verso Vi e lei delicatamente lo prende dalla sua mano. Mi rendo conto che questo non giova alla volpe... il mondo umano è nemico della volpe e non è un bene per lei crederlo amico. Agnese trema dall’emozione... una volpe ha mangiato dalla sua mano (tutti i bambini gioirebbero di questo).
La sera successiva si ripete la stessa cosa e comprendo che non è un banale opportunismo quello di Vi... certamente il cibo per lei è importante, ma le interessa ancora di più quella bambina che la guarda perché si sa, il linguaggio del cuore non ha parole, ma è fatto di semplici sguardi! È tuttavia un rapporto d’affezione pericoloso... per entrambi: per Vi, che vede nell’umano un amico e per Agnese che ha come amica una creatura che può essere legalmente uccisa!!! Non deve accadere, mi dico... d’ora in poi le metteremo il cibo prima che arrivi, affinché non incontri Agnese, ma Vi non è per niente d’accordo... arriva e mangia... ma non se ne va, come faceva le sere in cui Agnese usciva. La giovane volpe attende pazientemente che la bambina si faccia vedere... e appena Agnese apre la porta, nonostante il fatto che sia sazia si precipita da lei... l’annusa quasi con invadenza, puntandole il naso umido sulle gambe... cerca il contatto con la bambina che ricambia la tenerezza, la guarda interrogativa, vuole comprendere il gesto della bambina e quando lei allunga la mano verso il suo muso non si sottrae: apre la bocca come a voler ricambiare... ma i suoi denti aguzzi non la graffiano neanche!!!
Io le dico: non toccarla, è un animale selvatico... lei mi risponde: no mamma, è mio amico!!! Non posso contraddirla, è vero... è evidente che anche se la giovane volpe non sa cosa sono le carezze ha capito subito che vogliono dire io ti voglio bene!
Il legame non si spezza neanche durante le vacanze estive... quando Agnese resta assente da casa per due mesi. La volpe si presenta tutte le sere... mi guarda e sarei pronta a giurare che attendeva la bambina... e anche in questo caso mi stupisce con un evento straordinario.
Una notte sentendo uggiolare fuori, mi affaccio alla finestra per capirne la provenienza ed ecco un’immagine impensabile: la giovane volpe cerca di arrampicarsi sul davanzale della finestra della camera della bambina... la cerca... e addirittura la chiama con la voce (come facesse a sapere che era quella la stanza della bambina resta un mistero). Se a tutto questo aggiungiamo anche il fatto che Agnese due anni prima dell’incontro con la volpe per la testata del suo letto si è fatta dipingere una bambina che tiene una volpe in braccio, io incomincio a credere che questo affetto così straordinario non sia nato per un caso! Ogni sera, quando Vi arriva e Agnese si siede a terra... nel vederli insieme mentre si scambiano carezze e buffetti col naso io non posso non commuovermi e penso che solo un insensibile potrebbe restate indifferente di fronte ad un’amicizia cosi magica!!!
Il rovescio della medaglia è che per la Legge la volpe è una specie cacciabile... e qualsiasi cacciatore può entrare nel terreno della nostra casa e potenzialmente ucciderla!!!
Poiché c’è ancora chi crede all’amicizia al di là della razza o specie – perché l’amicizia è un fatto di cuore – io voglio ad ogni costo proteggerla e voglio credere che esista ancora un’umanità che faccia applicare la Legge con giustizia! E non può esserci nulla di giusto nel fatto che si possa distruggere in questo modo un affetto cosi profondo e sincero.
La mia preghiera, perché di preghiera si tratta, è che venga fatta con urgenza nella mia proprietà un’ordinanza restrittiva, che vieti di cacciare le volpi e vieti le battute, incluse quelle al cinghiale in quanto pericolose anche per le volpi. Il mio è un appello disperato... la mia sensibilità e quella della mia bambina stanno avendo grossi danni da questo incombente pericolo! Lei ha incubi notturni e si sveglia piangendo disperata al pensiero che possano uccidere il suo piccolo amico del cuore... mentre io come mamma ho una doppia responsabilità: quella di proteggere i sentimenti di una bambina e di farle credere che esiste la giustizia (per un bambino crescere con la convinzione che la Legge è ingiusta è un danno inaccettabile) e quella di proteggere a qualsiasi costo un amico.
Se la mia preghiera non sarà ascoltata... dichiarerò lo sciopero della fame. Sono certa che il cuore delle persone che hanno il potere di proteggere una relazione affettiva così speciale saprà trovare la strada per farlo.
Se un uomo non è disposto a lottare per le proprie idee... o le sue idee non valgono nulla o non vale nulla lui! Ho preso in prestito questa frase di Ezra Poimd... e anche se non sono un uomo, ma una donna, lotterò con ogni forza.

La volpe spiegò al piccolo principe cosa vuol dire addomesticare:
è una cosa da molto dimenticata. Vuol dire “creare dei legami”.
Tu fino a ora per me non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini.

E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me io non sono altro che una volpe uguale a centomila volpi.
Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro.
Tu per me sarai unico al mondo e io sarò per te unica al mondo.
La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe... per favore...
addomesticami - disse - non si conoscono che le cose che si addomesticano.
Gli uomini non hanno più il tempo per conoscere nulla.
Comprano dai mercanti le cose già fatte.
Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici.
Non si vede bene che col cuore .... l’essenziale è invisibile agli occhi.
(Il Piccolo Principe, di A. de Saint-Exupery)


RingraziandoVi per l’attenzione che vorrete dare a questa mia richiesta Vi saluto con un sorriso, Carmen Brenga

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