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lunedì 21 marzo 2011

Progetto Vitour Landscape:
“I grandi vini delle regioni Unesco
si incontrano a Montalcino”

I partners coinvolti nella rete internazionale per la sperimentazione e lo scambio di esperienze e metodologie innovative tra aree di eccezionale valore culturale e paesaggistico, famose anche per i loro vini, si incontreranno a Montalcino in Val d’Orcia.
Per il settimo seminario tecnico, i rappresentanti dei 10 partners del progetto Vitour Landscape - Parco Cinque Terre, capofila, Comune di Montalcino, Tokay in Ungheria, Lavaux in Svizzera quale paese extracomunitario, Rhineland Palatinate in Germania, Neusiedler See e Wachau in Austria, Douro e Pico Island in Portogallo e la Valle della Loira – si incontreranno a marzo proprio a Montalcino - per affrontare il tema “I valori ricreazionali di un paesaggio: trekking, sentieri a piedi, sentieri a cavallo, tour in canoa o nave e guide del paesaggio”. Il Comune di Montalcino e il Parco delle Cinque Terre sono gli unici territori italiani che fanno parte del progetto Vitour Landscape, approvato dalla commissione europea. Si tratta di un piano che mira a coniugare sviluppo e ambiente in territori molto famosi e cerca, dall’altro lato, di far sì che un eccessivo sviluppo non danneggi il valore universale dei territori coinvolti. Il progetto finanziato dalla commissione europea per la sua totalità, ovvero due milioni di euro per tre anni, coinvolge aree europee di eccezionale valore paesaggistico e allo stesso tempo famose per i propri vini. Alla base c’è la promozione di nuove strategie regionali e locali ai fini ambientali e paesaggistici attraverso lo scambio di buone pratiche fra i partners, il trasferimento di studi di fattibilità innovativi, la progettazione di nuove metodologie.
Nel corso del seminario tecnico ciascun partner presenterà agli altri una o più buone pratiche adottate nel proprio paese in tema di sviluppo e tutela sostenibile. Uno scambio e un confronto per individuare, in zone con caratteristiche morfologiche o problematiche ambientali e turistiche simili, strategie di protezione e “ricette innovative” affinché la notorietà e la competitività di questi territori si perpetui insieme, dall’altro lato, alla garanzia del mantenimento della loro autenticità ed integrità.
Montalcino, in occasione del seminario tecnico di due giorni, presenterà come buona pratica da condividere con i partner, l’esempio dei sentieri nel Parco della Val d’Orcia, grazie proprio al contributo della Val d’Orcia S.r.l., organo di gestione dell’area Unesco; inoltre accompagnerà la delegazione del progetto nelle varie visite tra le nostre colline, le nostre eccellenze paesaggistiche ed enogastronomiche, partendo dalla Città papale di Pienza, raggiungendo la deliziosa Bagno Vignoni, per poi far tappa nei giorni seguenti a Castelnuovo dell’Abate all’Abbazia di Sant’Antimo, splendido edificio di stile romanico, al piccolo villaggio di San’Angelo in Colle, esempio di una realtà ancora inattaccata a livello architettonico, e terminare con le visite nelle aziende di Montalcino per degustare il celebre Brunello. L’incontro ilcinese prevede inoltre nel pomeriggio di venerdi 25 marzo - a conclusione della settimana di lavori - un convegno che vedrà coinvolti tutti gli stakeholders del settore; i Sindaci dei comuni del Parco della Val d’Orcia - Castiglione d’Orcia, Montalcino, Pienza, Radicofani e San Quirico d’Orcia- illustreranno il loro territorio patrimonio dell’umanità dal 2004, interverranno poi il Presidente del Consorzio del Vino Brunello Cav. Ezio Rivella per l’approfondimento enologico, il Presidente dell’Associazione Vino e Salute, Dott. Stefano Ciatti, che apporterà dati e ricerche scientifici al valore del vino e Hubert Ciacci, Presidente ASGA, introdurrà il mondo del miele, secondo protagonista delle eccellenze della Val d’Orcia, e le problematiche attuali sulla situazione delle api. Per quanto riguarda invece l’ambito prettamente ambientale e paesaggistico, tema chiave della settimana, e per terminare il convegno, il Prof. Fabio Lucchesi del Dipartimento di Urbanistica e Pianificazione del territorio dell’Università di Firenze e l’architetto Roberto Vezzosi presenteranno uno studio sui livelli d’intervento e sui metodi di comunicazione della tutela ambientale di un sito Unesco.
(di Lucrezia Messina)

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