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venerdì 3 aprile 2015

Le elementari di San Quirico d'Orcia e Chiusi unite all’insegna del gusto e sana alimentazione

I tipicissimi pici al sugo, ma anche i bocconcini di tacchino accompagnati con insalata e frutta di stagione per finire, sono stati i piatti protagonisti del menù promosso a pieni voti dai bambini della terza Elementare di San Quirico e Chiusi.
Un gemellaggio all’insegna della sana alimentazione e del gusto, quello che si è sancito alle scuole
Elementari di San Quirico, fra i due istituti che partecipano al progetto ‘Il Circo del Gusto’, partito un anno fa nella cittadina della Val d’Orcia in via sperimentale e che è stato sposato anche Chiusi. ‘Il Circo del Gusto’ è un’iniziativa promossa dall’associazione ELEA Onlus di San Quirico che si sta svolgendo, con soddisfazione di genitori, alunni e insegnanti, nei plessi scolastici dei due comuni.

Grazie a questo progetto, patrocinato e sostenuto dalle due amministrazioni comunali, i ragazzi delle scuole stanno imparando che intorno al cibo e ad una corretta alimentazione esiste una cultura che permette di crescere in forma e apprezzare l?ambiente ed il territorio che li circonda. Così si è svolto un vero e proprio gemellaggio con i sessanta bambini delle terze (una classe di San Quirico e due di Chiusi): prima un incontro a Palazzo Chigi con la presenza dei sindaci Valeria Agnelli (San Quirico) e Stefano Scaramelli (Chiusi) degli alunni, delle insegnanti e dei genitori dove il dottor Giorgio Ciacci, ideatore del progetto, ha illustrato ; quindi una visita alle bellezze storico-artistiche del centro di San Quirico; e dopo tutti alla mensa comunale delle scuole per un pranzo insieme.

Il menù del giorno - già programmato nel calendario della mensa di San Quirico - è stato votato in modo favorevole dagli alunni che hanno apprezzato tutti i piatti. «E’ stato un momento educativo importante e anche di festa per i bambini, che sembrano apprezzare il progetto della mensa scolastica - hanno sottolineato Valeria Agnelli e Stefano Scaramelli -. Insegnare nella pratica, fin dalla giovane età, una vera cultura di ciò che finisce nel piatto, quelle che sono le produzioni agricole del nostro territorio, la stagionalità dei prodotti, oltre alla salubrità e alla qualità del cibo, è un ‘investimento’ fondamentale per il futuro dei nostri ragazzi e per la loro crescita. Inoltre - hanno aggiunto i sindaci -, grazie a questo progetto in cui crediamo fortemente, abbiamo ridotto di molto gli sprechi alimentari della mensa.

Un progetto, questo, che ha anche un risvolto sociale e che rispetta le nostre tradizioni, facendo conoscere ai ragazzi piatti che fanno parte della cultura di questo territorio». Fra gli obiettivi del progetto anche la riduzione degli sprechi, visto che quotidianamente viene buttato via dal 30 al 50 per cento della razione di cibo di ogni bambino.

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