Val d'Orcia Holiday
Agriturismi, case vacanza, B&B, SPA, hotel, castelli e ville
X
Italian English French German Japanese Portuguese Russian Spanish
GUSTO AMBIENTE CULTURA EVENTI SOCIETà

Ricettività
Attività
Tour

venerdì 16 settembre 2011

Vendemmia 2011 salvata da 30mila immigrati

tratto da: (www.metropolisweb.it)
«La vendemmia 2011 in Italia è salva grazie all'impegno di 30mila lavoratori stranieri che garantiscono la raccolta delle uve destinate ai più pregiati vini di qualità dal Brunello di Montalcino al Barbaresco fino al Prosecco nel cui distretto lavorano addirittura immigrati di ben 53 differenti nazionalità da 4 diversi continenti». È quanto è emerso, ha riferito la Coldiretti, «da una analisi sulla vendemmia 'multietnicà, attualmente in corso lungo tutto lo stivale e si prevede quest'anno di buona qualità e contenuta su una produzione
di 44-45 milioni di ettolitri».
«Nel corso degli anni è cresciuta la presenza tra i filari dei lavoratori stranieri che sono diventati una componente indispensabile dei principali distretti vitivinicoli nazionali dove senza di loro la produzione sarebbe a rischio» ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini. «Oggi -ha proseguito- nei territori di coltivazione dei vigneti destinati alla più prestigiose etichette convivono e lavorano intere comunità di persone di diversa nazionalità».
«Se nelle vigne destinate alla produzione del Prosecco a prevalere è la presenza di lavoratori polacchi, in quelle destinate alla produzione del Barolo - ha continuato la Coldiretti - si affermano i macedoni mentre in Lombardia per la Bonarda dell'Oltrepò pavese la leadership è dei romeni che insieme ai polacchi operano in maggioranza anche nei vigneti delle 'bollicinè del Franciacorta.
In Toscana per il Brunello di Montalcino sono i maghrebini, in particolare i tunisini, a dare il contributo nel garantire l'integrità delle uve».
«E, infine, nelle colline dei Castelli romani, in mezzo agli studenti che rappresentano la maggioranza degli assoldati per la vendemmia, sono gli immigrati dell'est europeo -ha detto ancora- a lavorare nella raccolta delle uve che danni il Frascati. Il risultato è che quasi il 15 per cento dei 210mila lavoratori impegnati nella raccolta delle uve è straniero». «La presenza di lavoratori stranieri -ha sottolineato la Coldiretti- contribuisce peraltro in misura significativa al ringiovanimento delle campagne in quanto si tratta spesso di lavoratori con una età di molto inferiore a quella media dei settore. A questo si aggiunge anche il ruolo nei confronti dello spopolamento dei centri minori spesso collegati ad importanti attività vitivinicole».

News

News

Last five